Lazzaro, Ancadic: «Si continua a sottovalutare la pericolosità degli alberi a margine delle strade»

«L’Ancadic, informa una nota del referente unico Vincenzo Crea, chiede la sistemazione di alcuni alberi di alto fusto situati in via delle Magnolie – Olivitello – di Lazzaro che tra l’altro in caso di crollo di grossi rami verrebbero tranciati i cavi elettri che passano tra gli alberi». «Si nota qualche tronco di ramo penzolante e veicoli regolarmente posteggiate sulla strada comunale sotto un maestoso albero. Qualche albero presenta una vistosa inclinazione verso la strada comunale. Andrebbe effettuata la pulizia del suolo nell’area circostante agli alberi interessata da ramaglie secche e sacchetti di rifiuti. Più a valle è stata riscontrata altresì la presenza di copiosa vegetazione secca e arbustiva tagliata e lascia sul posto ai margini del torrente Saetta, punto di riferimento di fronte al Centro Turistico di Accoglienza Porta d’Accesso all’Area Grecanica lato sud che, con l’approssimarsi della stagione estiva potrebbe determinare, acuire o favorire – in maniera più o meno preponderante – lo sviluppo di incendi anche per autocombustione».
«L’Ancadic, prosegue la nota, chiede di estendere l’intervento di che trattasi agli alberi di alto fusto insistenti a pochi metri lato mare della rotatoria della Ss 106 per Lazzaro km.18+550 sulla quale nelle giornate di forte vento i rami degli alberi ondeggiano pericolosamente determinando serio pericolo per la circolazione veicolare. La richiesta d’intervento è stata inviata al Comune di Motta SG, alla polizia municipale sede all’ANAS per quanto riguarda gli alberi situati lato mare della rotatoria sulla Ss 106 di Lazzaro che in caso di crollo di rami o parte di albero potrebbero come anzi detto interessare la rotatoria lato mare e alla Prefettura di Reggio Calabria».
« Va ricordato che non sempre il vento e il maltempo sono causa del crollo di un albero, per questo motivo da tempo l’Ancadic insiste nel richiedere una verifica sulla stato di salute del verde pubblico, in primis sugli alberi di alto fusto. Bisogna evitare tragici e prevedibili eventi come quello che si è verificato a Massa Marittima che ha provocato la morte di due sorelline torinesi che per quanto riportato dalla stampa non era sano l’albero caduto L’Ancadic rinnova la richiesta acché in ambito urbano e non solo urbano gli alberi vengano monitorati da un esperto del settore. Si parla, si parla, si parla ma a quanto pare si è lontani dalla cultura della prevenzione e della sicurezza».

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