lunedì,Giugno 17 2024

Mille alberi per Pentimele: la proposta di Incontriamoci Sempre

Pino Strati: «Ripartiamo dal verde, creando in città grandi aree e
parchi, gli spazi ci sono. La città è ormai cementificata, non possiamo
più aspettare»

Mille alberi per Pentimele: la proposta di Incontriamoci Sempre

«Reggio è ormai una città cementificata. Se escludiamo il ‘polmone’ del lungomare, il verde scarseggia ovunque e non possiamo più permettercelo, lo abbiamo visto con gli incendi di quest’anno e degli anni scorsi, occorre agire». Questo il grido d’allarme dell’associazione Incontriamoci Sempre, tramite la voce del suo presidente, Pino Strati, che ne approfitta per lanciare una, anzi più proposte: far rinascere la collina di Pentimele con almeno mille alberi e al contempo agire su altre aree della città, su tutte il parco Baden Powell, il Lido e Punta Pellaro. Proposte che verranno rilanciate con forza in un convegno ad ottobre alla facoltà di agraria, alla presenza di esperti e tecnici del settore, annuncia Strati.


Mille alberi per Pentimele


«Il cambiamento climatico cui stiamo assistendo impone azioni rapide e risolutive, lo stesso presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alcuni giorni fa ha lanciato l’allarme, dicendo che siamo in netto ritardo come Paese».
Qui a Reggio, continua il presidente, «si è assistito ad una cementificazione progressiva soprattutto dagli anni ’60 in poi e in particolare nella zona Sud».
Da qui la proposta del direttivo di Incontriamoci Sempre: mille alberi per la collina di Pentimele, devastata ormai dagli incendi.
«Al contempo cominciare a ragionare su una seconda villa comunale nell’area dell’ex fiera agrumaria di Pentimele, distrutta e abbandonata a se stessa da tempo» aggiunge Strati.


Le altre aree verdi


Tra le proposte del vulcanico direttivo ci sono anche: la realizzazione di una pineta nel nuovo lido comunale e nell’area grandissima di punta Pellaro, oltre alla riapertura del parco Baden Powell di San Paolo alla Rotonda. «Un parco chiuso da molto tempo, perché c’è un dibattito in corso sull’affidamento della sua gestione. Ora – rincara il presidente – ci sono tante associazioni, cooperative di giovani, perché non darlo a loro, garantendone la riapertura e potendo fruire anche dell’ascensore da Sant’Anna che non è mai entrato in funzione ed è diventato un altro sito vandalizzato».
Ancora, prosegue: «Pensiamo anche alle tante zone collinari cittadine, come Pietrastorta, Terreti, Mosorrofa, protagonista purtroppo degli incendi di questi giorni. Bisognerebbe curarle, pulirle, implementare il verde e creare aree da destinare alla fruizione della cittadinanza».


Strati: «Sul fronte del verde siamo all’anno zero»


Far rinascere o creare nuove aree verdi ha una doppia finalità, «da un lato quella della prevenzione, dall’altro quella di creare delle zone di refrigerio per i cittadini, i bambini e gli anziani, soprattutto, di fronte alle tante ondate di calore». Purtroppo, però, osserva Strati, «sul fronte del verde siamo all’anno zero. Eppure, i soldi ci sono, tra Pnrr e risorse europee». Dunque, perché non agire? E l’invito è rivolto «non solo alle istituzioni ma a tutte le associazioni, soprattutto quelle ambientaliste, coinvolgendo anche l’università in particolare quella maggiormente titolata in materia, la facoltà di
agraria».


«Per questo abbiamo deciso di rilanciare queste proposte in un convegno che stiamo organizzando per ottobre sulla tematica, con esperti del settore, proprio alla facoltà di agraria – conclude Strati – in modo da far interagire più attori del territorio e contribuire a migliorare la qualità della vita nella nostra amata città».

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