Sia Cafiero De Raho che Nicola Gratteri lanciano l’allarme sul possibile intensificarsi del traffico di droga in piena emergeza Coronavirus.
«Ad alto livello le mafie continuano a muoversi sui porti della fasci tirrenica nazionale, su quelli spagnoli o quelli del nord Europa, come Anversa o Rotterdam. In quei porti i container con tonnellate di cocaina continuano ad arrivare e vengono poi immesse nel mercato». Lo ha detto il Procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho a 24Mattino di Simone Spetia e Maria Latella su Radio 24.
«La criminalità del trasporto dei grandi quantitativi di stupefacenti in questo momento ha maggiore facilità a muoversi, laddove l’attenzione è tutta rivolta a contrastare i traffici di mascherine e materiale di protezione c’è probabilmente un allentamento sugli altri fronti. Su questo bisogna prestare attenzione se fino al mese scorso venivano sequestrate tonnellate di cocaina e oggi non vengono sequestrate evidentemente c’è qualcosa che non va – ha concluso – La criminalità ha continuato a importare e esportare sostanze stupefacenti e bisogna mantenere il controllo altissimo».
E dichiarazioni dello stesso tenore sono state rilasciate dal procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri a Circo Massimo di Radio Capital. «In Colombia, Bolivia e Perù – ha detto – c’è difficoltà a reperire precursori chimici, che vengono dalla Cina, per lavorare la pasta di coca. La produzione quindi è rallentata, ma sono tanti i depositi di tonnellate di cocaina… pensate alla Spagna, dove ci sono colonie di colombiani che hanno stoccato anche dieci tonnellate, e all’Afghanistan, dove ci sono tonnellate di eroina pronte ad arrivare in Europa. Il problema non c’è. La riprova che non c’è crisi è il prezzo, che è rimasto invariato».