Difendiamo Polistena: «Nessun pagamento Ici da parte dei Longo. Sindaco estraneo ai fatti»

Riceviamo e pubblichiamo dal Gruppo Consiliare – Difendiamo Polistena

Le vicende che investono la nostra cittadina a seguito dell’operazione “Faust“ testimoniano che le parole di Peppino Impastato, assassinato dalla mafia perché figlio ribelle di un boss mafioso, sono sempre più attuali. Esprimiamo da subito pieno sostegno all’azione della Magistratura e delle forze dell’ordine che tramite la Direzione Distrettuale antimafia ha messo in luce le dinamiche della ndrangheta sul tessuto economico e sociale di Polistena, con le recenti operazioni “Libera Fortezza” e “Faust” coordinate dai Pm dott. Giovanni Bombardieri e Gaetano Paci.

La mafia é una montagna di merda. Si. Perché oltre a stendere i suoi tentacoli sulla nostra città, la presenza della ndrangheta rovina la vita di persone oneste che pure subiscono direttamente o indirettamente le vessazioni del giogo mafioso.

In una intercettazione trascritta nell’ordinanza “Faust” é riportato così testualmente: Vedi che Marco, lo ha detto lui stesso penso che te l’ho detto già, di pagargli l’ICI, l’IMU e per due anni di fila gliel’abbiamo pagata… quasi mille euro l’anno… gliel’ abbiamo pagata metà io e metà Marco… ho detto, lo facciamo insieme per tuo zio, per Mimmo, per Giuseppe…

Il riferimento é all’attuale Sindaco di Polistena Marco Policaro che si sarebbe prestato, secondo la ricostruzione senza riscontro fatta dagli organi di stampa, al pagamento dell’Imu/Ici in favore della famiglia di Longo Domenico (Mimmo), appartenente alla cosca omonima, per l’importo di 1.000 euro su 2.000 Euro totali versati addirittura per due anni consecutivi.

La cosa ci ha indispettito parecchio perché mai avremmo potuto immaginare che una notizia del genere potesse rispondere a verità. Ed infatti abbiamo voluto vederci chiaro e prima di rispondere ci siamo presi il tempo per i pagamenti dell’IMU/ICI effettivamente eseguiti sui beni di proprietà dei predetti negli ultimi sette anni (2014-2020) attraverso le banche dati fiscali dell’Agenzia delle Entrate e dell’ufficio tributi del comune. Praticamente zero. Dai documenti che pubblichiamo è evidente che i componenti della famiglia di Longo Domenico non hanno mai pagato l’Imu dovuta nonostante anche alcune intimazioni di pagamento ricevute successivamente. Risulta solo un versamento complessivo di 46 euro, eseguito da uno dei figli suddiviso in tre diverse annualità 2014-2015-2017. Se qualcuno ha diversi riscontri si faccia avanti.

Ma non permettiamo a nessuno di oscurare la storia antimafia di Polistena gettando fango su un Sindaco onesto come Marco Policaro, distante anni luce da ogni dinamica criminale o da rapporti con mafiosi, ragazzo umile e compagno specchiato con le mani pulite che oggi ha avuto la sfortuna di vedersi tirato in ballo da un soggetto inattendibile, per patologie accertate da tempo, dal quale prendiamo fortemente le distanze.

Infine giova precisare che nessun parola si legge nelle ordinanze in questione e per ultima in quella dell’operazione “Faust” riguardo l’Amministrazione Comunale attuale nè quella che l’ha preceduta che hanno sempre respinto qualunque tentativo di infiltrazione mafiosa contrastando con azioni ed atti concreti la ndrangheta di Polistena, e non solo attraverso le costituzioni di parte civile ma in ogni momento della vita pubblica e delle scelte amministrative.

Alla luce di tutto questo confidiamo nel Sindaco Marco Policaro al quale siamo vicini e solidali per l’ingiusto attacco mediatico subito e che in questa vicenda desolante é sicuramente parte offesa dalla ndrangheta e non il contrario. Oltre alla già annunciata costituzione di parte civile che certifica la distanza della massima istituzione cittadina dal mondo mafioso e criminale, siamo certi che saprà valutare con senso di responsabilità la situazione e compiere le scelte più giuste nell’interesse di tutta la comunità onesta di Polistena.


Prendiamo atto di quanto inviato dal gruppo consiliare “Difendiamo Polistena”, specificando che la ricostruzione operata dalla stampa si è attenuta scrupolosamente ed in modo esclusivo alle risultanze emerse nell’ambito dell’inchiesta “Faust”, come da ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip distrettuale antimafia, il quale ha analizzato la vicenda concernente il sindaco Policaro, valorizzando e raccogliendo gli elementi portati alla sua attenzione dalla Dda e dalla polizia giudiziaria.

Al di là della documentazione prodotta dal gruppo consiliare – e sorvolando sulla violazione delle norme in tema di privacy quanto agli allegati – si rimane fiduciosi di poter ascoltare i chiarimenti del caso dalla viva voce del sindaco Marco Policaro, certamente in grado di spiegare tutti gli aspetti più preoccupanti che emergono dalle vicende giudiziarie in esame. Il suo silenzio, infatti, non giova di certo alla serenità dell’intera comunità polistenese.

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