Morte Nino Candido, i coniugi Vincenti condannati a 30 anni di prigione

Sono stati condannati a trent’anni i coniugi Vincenti. È stata la Corte d’Assise di Alessandria a condannare Giovanni Vincenti e la moglie Antonella Patrucco a 30 anni di reclusione per omicidio plurimo aggravato. Oggi era il giorno dell’attesa sentenza per la morte dei tre vigili del fuoco, Marco Triches, Matteo Gastaldo e Antonino Candido, nativo di Reggio Calabria. Stamattina in aula era presente solo l’imputato, la moglie aveva rinunciato a comparire. La Corte si era poi chiusa in Camera di consiglio per la decisione.

La strage di Quargnento

La sentenza accoglie le richieste del pm, Enrico Cieri che aveva chiesto trent’anni prefigurando l’ipotesi di un dolo eventuale ossia i coniugi, pur non volendo uccidere i vigili del fuoco, con il loro comportamento ne hanno accettato le comunque le possibili conseguenze, cioè prefigurandosi la possibilità ne hanno accettato il rischio. E così hanno piazzato sette bombole nella cascina di Quargnento esplosa nella notte del 5 novembre 2019, causando la morte dei tre pompieri.

«Ce l’abbiamo fatta, lo avevamo promesso ai nostri figli». Così Mariastella Candido, madre di Nino, dopo tanto tribolare e tanto dolore ha commentato la sentenza di primo grado. Gli avvocati difensori intanto portano avanti la tesi della colpa gravissima e pensano già al secondo grado di giudizio.

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