Pellaro, scuola elementare Cassiodoro. Crea: «Piove sul bagnato»

«L’abbiamo più volte scritto e adesso è il caso di ripeterlo. Dalle tragedie o sfiorate  tragedie non si vuol trarre insegnamento. Il crollo del tetto della Sala Nicola Calipari del Consiglio regionale che solo per un caso non ha registrato numerose vittime, avrebbe dovuto indurre i funzionari degli Uffici pubblici a  eseguire dei controlli sui beni comunali mobili e immobili di proprietà o in gestione dell’Ente, tra cui sugli edifici scolastici, ma il ripetersi di alcuni eventi attesta che nulla si fa». La denuncia arriva dal referente Ancadic Vincenzo Crea che punta i riflettori su quanto accaduto lo scorso 24 marzo determinato da infiltrazioni di acqua piovana dal tetto del primo piano della scuola elementare “Cassiodoro Don Bosco” di via Augusta Pellaro e dal distacco di porzioni di cornicione.

«A seguito di segnalazione di un genitore sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Reggio Calabria, i quali a conclusione dell’intervento hanno diffidato l’Istituto   Comprensivo “ Cassiodoro  Don  Bosco ”  dall’ utilizzo  del  piano  superiore. Un evento preannunciato  dall’ANCADIC che ha destato serie preoccupazioni nei genitori dei bambini  tanto da pensare di trasferire i loro figli presso altra scuola visto che il fenomeno perdura da anni e sebbene più volte è stato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco non si è provveduto a mettere in sicurezza l’edificio scolastico.

Fatto molto grave che non può passare inosservato anche in considerazione che le segnalazioni della scrivente associazione sono rimaste inascoltate. Invero  sin dal 26 ottobre 2018 l’ANCADIC a seguito di segnalazioni pervenute  da alcuni genitori con le quali segnalavano che  in  qualche aula del primo piano della scuola in trattazione si era registrato il distacco di cartongesso per infiltrazioni di acqua piovana e il distacco di porzioni di cornicione avevamo richiesto al Comune di Reggio Calabria di eseguire un immediato sopralluogo tecnico con la presenza dell’Autorità scolastica su tutta la struttura   per verificare e assicurare i cittadini che, tra l’altro, le controsoffittature in precedenza segnalate non avessero subito danni per infiltrazioni di acqua dal tetto. Si chiedeva che tali verifiche fossero estese a tutte le scuole di competenza del Comune di Reggio Calabria e si  sottolineava  che le parti in cemento armato essendo coperte da controsoffitto in cartongesso  non  essendo  visibili  agli  occhi degli  operatori scolastici avrebbero potuto portare a improvviso crollo poiché quando il cartongesso si imbeve d’umidità perde la sua consistenza di ancoraggio e crolla sui banchi di scuola.

Alla luce dell’ennesimo grave episodio l’ANCADIC ha invitato l’Ente competente ad adottare ogni provvedimento utile e definitivo a tutela dell’incolumità dei bambini/scolari, di tutto il personale scolastico e di chi frequenta l’Istituto entro giorni 15 dalla ricevimento della nostra segnalazione e qualora fossero necessarie le turnazioni alla stretta osservanza delle disposizioni previste dai protocolli dei Decreti in materia di emergenza sanitaria in atto╗.

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