Camera penale di Reggio, le ragioni dell’adesione all’astensione nazionale dal 29 al 31 marzo

Anche la Camera penale di Reggio Calabria aderisce all’astensione dalle udienze penali dal 29 al 31 marzo. Come chiarisce il Presidente della Camera Penale di Reggio Calabria “G. Sardiello” Avv. Pasquale Foti: «Nel corso del periodo pandemico il legislatore poco attento e frettoloso ha inteso avviare in modo improvviso una rivoluzione digitale nel processo penale mediante l’introduzione del cosiddetto “Processo Penale Telematico” ed introducendo una serie di modifiche normative di diritto processuale che risultano nella sostanza gravemente influenti sull’effettivo e pieno esercizio del diritto di difesa».

Ma il punto è che il sistema presenta infatti continui guasti e inconvenienti tecnici, che ne impediscono il funzionamento. «In un sistema quale quello penale in cui risulta determinante l’immediatezza – chiosa Foti – avviene che dovendo procedere in modo esclusivo attraverso il sistema digitalizzato i difensori non riescono a depositare per tempo la nomina difensiva e ciò mette a repentaglio il rispetto dei termini processuali, i Pubblici Ministeri non hanno tempestiva contezza delle iniziative della difesa. Il deposito degli atti nel portale non è garantito da idonea certificazione comprovante l’esito positivo delle operazioni. Spesso, intervenuto il deposito della nomina, accade che risulta impossibile accedere al fascicolo».

Dunque «L’evidente malfunzionamento dei portali telematici, sta determinando una grave lesione dei diritti dei cittadini sottoposti a procedimento penale e delle persone offese che non vedono garantita la loro rappresentanza e la loro difesa tecnica. In sostanza, quel che si è in tutte le sedi richiesto è il mantenimento di un doppio regime alternativo di deposito accompagnando il nuovo sistema digitalizzato con le precedenti tradizionali modalità di deposito fino al tempo del funzionamento a pieno regime dei sistemi digitalizzati ed il raggiungimento della perfetta organizzazione dell’attività professionale atteso che il mantenimento in modo esclusivo del nuovo sistema alla prova dei fatti ha inciso inevitabilmente sul corretto esercizio delle prerogative difensive che devono essere sempre garantite, in ossequio ai principi costituzionali.

Orbene, una proposta fondata sulla ragionevolezza, ponendo altresì ad esempio quanto avvenuto per il processo civile telematico per il quale era stato attuato un regime transitorio di ben  tre anni per il passaggio al processo telematico garantendo nel periodo intermedio la possibilità in ipotesi di malfunzionamento del sistema il deposito alternativo nelle forme tradizionali, è stata disattesa senza alcuna valida giustificazione ed anzi rimanendo del tutto ignorata, che avrebbe la finalità di garantire il pieno esercizio del diritto di difesa in tutte le fasi procedimentali.

L’astensione dalle udienze è la reazione alla disattenzione del legislatore alle veementi proteste che le camere territoriali hanno avanzato, evidenziando le numerose problematiche tecniche che necessitano di immediata correzione risultando esse in grado di influenzare in maniera irreparabile l’effettiva difesa del cittadino nel processo penale.

La difesa penale deve continuare ad essere effettiva, non possono perciò essere rinunciati i diritti indefettibili del singolo cittadino nel nome dello sviluppo tecnologico o di qualsiasi altra iniziativa che pur idonea ed apprezzabile o persino necessaria finisca con il ledere in maniera formale o anche sostanziale i diritti fondamentali di ogni cittadino della Repubblica, cioè ogni soggetto che colpevole od innocente, coinvolto in un processo penale ha il diritto costituzionalmente garantito di esercitare la propria difesa in maniera effettiva. 

Per queste ragioni – conclude il presidente – facendo altresì proprie le numerose istanze dei tanti difensori che nel distretto della Corte di Appello di Reggio Calabria hanno rilevato molteplici punti di criticità del processo penale telematico, che hanno influenzato l’attività difensiva in favore dei propri assistiti, la Camera Penale di Reggio Calabria aderisce all’astensione dalle udienze e da ogni altro atto giudiziario in materia penale per le giornate del 29,30 e 31 marzo indetta dall’Unione Camere Penali Italiane».

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