“Chi l’ha visto?” torna ad occuparsi del caso di Denise Pipitone

Domani sera, la trasmissione “Chi l’ha visto?” di Rai 3, si occuperà del caso di Denise Pipitone, la bambina misteriosamente scomparsa da Mazzara del Vallo, l’1 settembre del 2004. Dopo 21 anni e molte indagini, un processo alla sorellastra finito con un’assoluzione, in Russia è spuntata una 21enne che somiglia a Piera Maggio, la madre di Denise, e che dichiara di non conoscere la sua mamma e di esser stata trovata in un campo nel 2005, pochi mesi dopo la sparizione della piccola siciliana. Dopo la segnalazione di una telespettatrice, gli autori e la squadra di giornalisti della trasmissione, per annunciare la puntata di domani, hanno lanciato un video in cui si vedono la foto di Piera Maggio e la ragazza in cerca della sua famiglia in Russia.

La storia

Denise Pipitone non aveva ancora compiuto 4 anni quando, mentre stava giocando davanti casa, intorno a mezzogiorno, sparì nel nulla. Da quel giorno la madre Piera Maggio non ha mai smesso di cercarla. Il 25 marzo 2005, venne segnalata una bambina che si trovava con alcuni nomadi, ma l’esame del Dna diede esito negativo. Negli anni molte altre segnalazioni e altri esami del Dna anche all’estero, sono arrivati, ma nessuno positivo. Il 6 dicembre del 2014, la Procura di Marsala aprì un’inchiesta per omicidio dopo l’acquisizione di un’intercettazione ambientale dell’11 ottobre 2004, in cui si ascolta un dialogo tra Jessica Pulizzi, sorellastra di Denise, e la sorella minore, che faceva riferimento alla madre Anna Corona. Il fascicolo fu aperto mentre era in corso il processo alla ragazza.

Il 5 settembre del 2017 diventa definitiva l’assoluzione di Jessica Pulizzi, figlia di Pietro, il padre naturale di Denise. Jessica, 14enne quando la bimba scomparve, fu coinvolta nell’inchiesta a 17 anni, indagata e processata, fu sempre assolta al termine dei processi svoltisi a Marsala e a Palermo e infine a Roma. Nelle motivazioni i supremi giudici della Cassazione ricordarono non solo che la sorte della bambina scomparsa «è tutt’ora sconosciuta», ma soprattutto che a carico della Pulizzi, non c’erano prove. Un secondo imputato, il fidanzato di Jessica, l’italo-tunisino Gaspare Chaleb, era accusato di false dichiarazioni al Pm, ma il reato è stato prescritto. Anche la madre dio Jessica era stata indagata, ma archiviata. L’11 ottobre del 2017, la Procura di Marsala aveva disposto che tutte le impronte rilevate dagli investigatori in vari luoghi e su diverse auto fossero sottoposte a un esame per la ricerca del Dna su richiesta della famiglia.

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