venerdì,Maggio 3 2024

Covid, de Raho: «Tutelare le attività economiche ferme, altrimenti la ‘ndrangheta si impossesserà di tutto»

Il procuratore nazionale antimafia è intervenuto al convegno online "Le mafie ai tempi della pandemia e del Recovery", organizzato dal movimento politico-culturale "Zonadem"

Covid, de Raho: «Tutelare le attività economiche ferme, altrimenti la ‘ndrangheta si impossesserà di tutto»

Il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho, intervenendo al convegno online “Le mafie ai tempi della pandemia e del Recovery”, organizzato dal movimento politico-culturale “Zonadem”, ha affermato che «ancora prima di guardare alle risorse che arriveranno, bisognerà guardare alle attività economiche esistenti che oggi sono ferme e che sono a rischio, altrimenti la ’ndrangheta si impossesserà di tutto». De Raho ha poi spiegato che «oggi la maggiore preoccupazione è l’indebolimento dell’economia legale e sana, in buona parte costretta a fermarsi o a rallentare, mentre invece le mafie, la ‘ndrangheta in particolare, hanno continuato a incamerare la liquidità. 

Ciò che ci preoccupa è l’infiltrazione nelle attività economiche che sono state costrette a rallentare o sono rimaste chiuse e di quelle attività economiche rispetto alle quali le liquidità della ‘ndrangheta e delle altre mafie costituiscono il più grande rischio in questo momento. Probabilmente – ha continuato – in un momento come questo, bisogna cominciare ad avvicinare Confindustria, Confersecenti, Confcommercio, Assoturismo, e tutte le associazioni di categoria che probabilmente hanno il polso di quanto sta avvenendo, ovviamente laddove queste associazioni siano affidabili e credibili perché a volte non è così.

È necessario un lavoro di condivisione con queste associazioni di categoria per comprendere se sia possibile un progetto per sostenere le imprese sane. La magistratura, le procure distrettuali di Reggio e Catanzaro, stanno facendo tantissimo. Quanto alle risorse che arriveranno, verranno controllate, in primo luogo attraverso le segnalazioni delle operazioni sospette. Quest’anno abbiamo avuto 110mila segnalazioni, una crescita del 10%, notevole. Ma tutto quello che possiamo fare con i controlli non basta senza una coesione sociale, senza una vicinanza della politica alle attività economiche. È necessario – ha concluso de Raho – che la politica si riappropri in pieno del suo ruolo e operi in modo da svolgere quella azione di coesione sociale, l’unica che consenta di battere la ‘ndrangheta la criminalità organizzata».

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