martedì,Maggio 21 2024

Giornalisti licenziati dal Consiglio regionale, gli avvocati Chizzoniti annunciano battaglia

Nell'esposto presentato si ipotizza l’avvenuta consumazione dei reati di abuso in atti d’ufficio, associazione per delinquere semplice, diffamazione ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni

Giornalisti licenziati dal Consiglio regionale, gli avvocati Chizzoniti annunciano battaglia

Gli avvocati Aurelio e Steve Chizzoniti, difensori di due dei cinque giornalisti licenziati dal Consiglio regionale, hanno depositato, alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, un congruo esposto integrato da diciotto allegati, ipotizzando l’avvenuta consumazione dei reati di abuso in atti d’ufficio, associazione per delinquere semplice, diffamazione ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni. I destinatari dello stesso sono tutto l’Ufficio di Presidenza del Consiglio, con particolare riferimento al presidente Giovanni Arruzzolo ed al vice Nicola Irto, rigorosamente silenti su tutta la vicenda, ed i dirigenti Maria Stefania Lauria, Antonio Cortellaro e Sergio Lazzarino.

I due penalisti richiamano anche «la tracotante e sfuggente elusione del doveroso rispetto delle garanzie del contraddittorio processuale, ben coordinato con il regime di prorogatio operante, per cui il Consiglio era e resta legittimato ad assumere soltanto atti indifferibili ed urgenti. Mentre, in ogni caso, l’inerzia a provvedere per oltre vent’anni non può “sic et simpliciter” trasformarsi in urgenza del presente». Duramente stigmatizzato inoltre, il ruolo di Sergio Lazzarino, «preoccupatissimo – affermano i due legali – a “suggerire” a due giornaliste, prima dell’allontanamento, l’opportunità di mantenere un “basso profilo”; nonché di Maria Stefania Lauria, segretaria generale f.f. che non ha esitato ad adeguarsi ai desiderata di tutto l’Ufficio di Presidenza ed a quelli del “puparo”, gelido ispiratore della temeraria operazione».

Fortemente rimarcato altresì, il modus operandi del presidente Arruzzolo e del vice Irto che «avrebbero addirittura suggerito ai componenti della Commissione di Vigilanza e Controllo, opportunamente convocata dal presidente Domenico Giannetta, a disertarla, nella cui infida ottica si inserisce la sconcertante nota redatta dalla Lauria, per comunicare “urbi et orbi” l’elitario e boicottante rifiuto dei dirigenti convocati ad essere auditi in Commissione». Secondo gli avvocati Chizzoniti, la segretaria reggente avrebbe «sfrontatamente sfidato il procedimento disciplinare, “sabotando” ed ostacolando di fatto i lavori della Commissione di Vigilanza, dopo aver “coraggiosamente” schivato i precedenti atti, con i quali i malcapitati giornalisti venivano legittimamente assunti a tempo pieno e indeterminato». I due professionisti concludono anticipando battaglia anche con riferimento alla pubblicazione del bando volto alla copertura dei posti presso l’Ufficio stampa, resi vacanti dal licenziamento.

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