Ex Ilva, arrestato l’avvocato Pietro Amara. Obbligo di dimora per l’ex procuratore di Taranto

L’avvocato Pietro Amara è finito di nuovo in carcere. L’uomo è al centro delle cronache degli ultimi giorni per ciò che sta raccontando su quello che, a suo dire, sarebbe il mondo sommerso della corruzione in seno alla magistratura e che, nelle scorse settimane, è finito nella bufera dopo aver messo a verbale l’esistenza di una “associazione” – ma per molti si tratterebbe di una loggia – denominata “Ungheria”, che conterebbe personaggi di primissimo piano delle istituzioni repubblicane.

A richiedere ed ottenere l’arresto è stata la Procura della Repubblica di Potenza che ha voluto numerose misure cautelari, tanto in cella quanto ai domiciliari. L’inchiesta, in questo caso, è quella che riguarda l’ex procuratore capo di Taranto Carlo Maria Capristo, già arrestato un anno fa per concussione. Per quest’ultimo è stato disposto l’obbligo di dimora, mentre in carcere, oltre ad Amara, è andato un poliziotto, Filippo Paradiso. Ai domiciliari invece, un avvocato di Trani. Secondo quanto trapela, l’inchiesta riguarderebbe presunti favori relativi a procedimenti che riguardavano l’Ilva di Taranto.

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