«Ti spacco a due, muori»: così minacciava il presunto boss di Zungri. L’intercettazione questa sera a Rinascita Scott
È una 'ndrangheta feroce quella fotografata nell'intercettazione agli atti dell'inchiesta coordinata da Nicola Gratteri. La nuova puntata del format di LaC Tv andrà in onda questa sera ore 21.30
«Magnaccio, cornuto, porco, bastardo, vigliacco. Quando ti prendo a due pezzi ti faccio. Muori, ti spacco a due». È una ‘ndrangheta feroce quella fotografata nell’intercettazione del 18 gennaio 2017. A parlare è il presunto boss di Zungri Peppone Accorinti. Lui è tra i principali imputati di Rinascita Scott, il procedimento scaturito dall’inchiesta coordinata da Nicola Gratteri.
Ha due processi che pendono su di lui: quello ordinario, il maxi, pendente nell’aula bunker e quello che si celebra davanti alla Corte d’Assise di Catanzaro. Gli viene contestato anche il brutale omicidio di Antonio Lo Giudice e di Roberto Soriano, quest’ultimo torturato allo sfinimento e poi macellato sotto la fresa di un trattore.
L’intercettazione agli atti di Rinascita Scott andrà in onda questa sera nel corso del format condotto da Pietro Comito e Pino Aprile in onda su LaC Tv alle 21.30. In studio Sabrina Garofalo, sociologa e scrittrice, coautrice di Onore e dignitudine e prossima alla pubblicazione di Sulle tracce dell’anti-ndrangheta e Consolato Minniti, direttore de Il Reggino, cronista giudiziario e memoria storica dei maxiprocessi in corso nel distretto di Reggio Calabria. In collegamento Gaetano Pecoraro, Piergiorgio Morosini e Beatrice Borromeo.