domenica,Maggio 12 2024

‘Ndrangheta, sciolto per infiltrazioni mafiose il Comune di Rosarno

È quanto si apprende dal comunicato stampa diramato a margine della seduta del Consiglio dei Ministri tenutasi a Palazzo Chigi. La decisione è arrivata su proposta del Ministro Luciana Lamorgese

‘Ndrangheta, sciolto per infiltrazioni mafiose il Comune di Rosarno

È stato sciolto per infiltrazioni mafiose il Comune di Rosarno. Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, a norma dell’articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, alla luce degli accertati condizionamenti da parte della criminalità organizzata, ha infatti deliberato il commissariamento dei Consigli comunali di Simeri CrichiNocera Terinese e Rosarno.

Il Comune di Rosarno era già sciolto dopo le dimissioni rassegnate da oltre la metà dei componenti del Consiglio comunale. In particolare, il sindaco di Rosarno, Giuseppe Idà, prima arrestato e poi rimesso in libertà nell’inchiesta Faust perché accusato di avere accettato la promessa di voti dalla cosca Pisano in cambio dell’assegnazione al consigliere comunale Domenico Scriva, dell’assessorato ai lavori pubblici o, comunque, dell’attribuzione di un altro incarico di prestigio.

Secondo gli inquirenti, lo scambio elettorale politico-mafioso avrebbe riguardato anche il mutamento della destinazione urbanistica di alcuni terreni di proprietà della cosca Pisano nei pressi dello svincolo autostradale di Rosarno e la riapertura del centro vaccinale in un immobile di pertinenza della famiglia mafiosa conosciuta con il soprannome dei “diavoli”.

Il 13 febbraio Idà si era dimesso insieme ai dieci consiglieri di maggioranza del Comune. Il giorno precedente il Tribunale del Riesame di Reggio Calabria aveva revocato gli arresti domiciliari sostituendola con il divieto di dimora a Rosarno.

Per Rosarno e Simeri Crichi è stato deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale e il conseguente affidamento della gestione del Comune a una Commissione straordinaria per la durata di 18 mesi.

L’affidamento a una commissione straordinaria, per la durata di 18 mesi, anche per il Comune di Nocera Terinese, già sciolto a seguito della riduzione dell’organo assembleare, per impossibilità di surroga, a meno della metà dei componenti del Consiglio comunale.

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