Suicidio finanziere, Cortese e Beneduce: «Allarme sollevato da tempo sui rischi dello stress da lavoro»

«Ennesimo dramma che colpisce le forze dell’ordine a poche settimane da quello che colpì la marina miliare. Oggi la Guardia di finanza piange un suo ufficiale, uccisosi con l’arma d’ordinanza in servizio al Comando provinciale di Reggio Calabria. Dalle prime indagini tutto farebbe propendere per un gesto volontario». Sono queste le parole delle crimonologhe Antonella Cortese e Francesca Beneduce, rispettivamente presidente Aispis (Accademia italiana delle scienze di polizia investigativa e scientifica) e Osservatorio nazionale per i diritti e la salute dei militari e delle forze dell’ordine.

Le due criminologhe hanno sottolineano il fatto che, attraverso il coinvolgimento delle massime autorità istituzionali, per prime hanno acceso un faro su una tra le problematiche più nebulose che sta interessando il comparto sicurezza e difesa: «lo stress da lavoro correlato all’allontanamento dalla famiglia, alla difficoltà dei ricongiungimenti familiari, a turni massacranti, a molte responsabilità e poche tutele. Queste sono solo alcune delle problematiche che potrebbero spingere al  desiderio di farla finita – dichiarano le criminologhe che stanno studiando il fenomeno -. Tra pochi giorni saranno riattivati i canali di supporto a disposizione del personale che se ne vorrà avvalere a titolo totalmente gratuito».

Condividi
Impostazioni privacy
Privacy e termini di Google