venerdì,Maggio 17 2024

Viaggio nella Siderno sotto attacco: tra paura, tensioni occupazionali e voglia di non mollare

Il giorno dopo l’ennesimo attentato che ha mandato in fumo due mezzi del Comune, la città della Locride si è svegliata frastornata e ancora incapace di comprendere cosa sta davvero accadendo. Il sindaco Fragomeni: «Andiamo avanti»

Viaggio nella Siderno sotto attacco: tra paura, tensioni occupazionali e voglia di non mollare

Di Cristina Iannuzzi – L’escalation di attentati a Siderno ha inevitabilmente acceso i riflettori su una città tornata alle urne dopo tre anni di gestione commissariale per infiltrazioni mafiose.

A siderno una sequela di intimidazioni

Per il sindaco Maria Teresa Fragomeni (Pd) non c’è stato neanche il tempo di gioire per la vittoria: alla vigilia del primo Consiglio comunale, il 4 novembre scorso, ignoti hanno incendiato due auto del consigliere comunale Domenico Catalano. L’incendio viene appiccato alle 6 di sera, nonostante a quell’ora sia ancora giorno, con i criminali che agiscono indisturbati e con una spavalderia che fa parte della strategia intimidatoria. «Io sono sereno, ma il clima è teso», confida Catalano mentre mostra i segni dell’incendio ancora visibili sull’asfalto. Pochi giorni dopo, un altro episodio inquietante: sul davanzale dell’ufficio elettorale del comune, qualcuno lascia un proiettile inesploso. L’ultimo attacco avviene la notte tra domenica e lunedì scorsi. I malviventi scavalcano il muretto di recinzione dello stadio e danno alle fiamme due mezzi in uso all’ufficio tecnico. Ma la Fragomeni non ha dubbi: «Non ci fermeremo».

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