Eyphemos 2, intestazione fittizia della “Taverna del Pirata”: la Cassazione annulla senza rinvio

Con provvedimento emesso in esito all’udienza del 14 dicembre 2021, la Corte di Cassazione, Sezione Sesta, ha annullato senza rinvio la misura cautelare applicata dal G.I.P. del Tribunale di Reggio Calabria in relazione alla presunta intestazione fittizia del noto ristorante “La Taverna del Pirata”, sito in Bagnara Calabra.

La statuizione (Presidente Costanzo, Cons. Rel. Amoroso) è intervenuta su ricorso proposto dagli imputati Natale Lupoi, difeso dagli Avvocati Luca Cianferoni ed Antonio Attinà, e Saverio Salerno, difeso dall’Avv. Consolato Caroleo. Invero, la Suprema Corte aveva già una prima volta annullato con rinvio la misura cautelare relativa al capo d’imputazione in esame (110, 512bis e 416 bis1 c.p.).

Tuttavia, il Tribunale della Libertà di Reggio Calabria aveva confermato la misura, sicché gli imputati – coinvolti nell’operazione Eyphemos 2 – si erano nuovamente rivolti alla Cassazione, censurando il provvedimento perché assunto in violazione dei principi indicati dai Giudici di Piazza Cavour.

Condividi
Impostazioni privacy
Privacy e termini di Google