È morto Pepè Flachi, l’ultimo boss della Comasina affiliato alla ‘ndrangheta

E’ morto a 71 anni a causa del Parkinson, in una clinica in cui stava scontando la detenzione domiciliare, Giuseppe detto Pepé Flachi, tra gli ultimi banditi del “periodo d’oro” della mala milanese e affiliato alla ‘ndrangheta. Fu per anni il capo incontrastato della mala della Comasina, quartiere a nord di Milano in cui anni prima agiva da
protagonista anche Renato Vallanzasca che lì aveva base con la
sua batteria.

Al gruppo di Flachi si deve la mattanza della famiglia Batti e in cambio dell’omicidio di uno di loro, eseguito da un gruppo della camorra, i Flachi uccisero il figlio di Cutolo. La scia di delitti attribuiti a Flachi coprono gli anni settanta, ottanta e novanta. Fu arrestato nel ’91 in Costa Azzurra, all’apice della carriera criminale. Fu scarcerato nel 2010 per via del Parkinson ma non perse le vecchie abitudini, tanto che per vicende di droga venne condannato ad altre decine di anni. Giovedì la morte in clinica.

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