Roccella, il paese si ferma per l’ultimo saluto a Davide e Gabriele

Bandiere a mezz’asta, serrande abbassate e nessun evento pubblico. E’ stato il giorno del lutto e del dolore a Roccella Jonica, che oggi pomeriggio si è fermata per dare l’ultimo saluto a Davide e Gabriele Origlia, i due ragazzi morti domenica sera in un terribile incidente stradale sulla statale 106 nel catanzarese.

In chiesa ad officiare la cerimonia il parroco don Francesco Carlino, il quale ha lanciato un accorato appello alle istituzioni. «Svegliatevi politici – ha tuonato il prete – fermate questa strage. Se Davide e Gabriele sono morti non è per colpa di Dio, ma si tratta di un omicidio di Stato, consumatosi su una strada non degna di noi calabresi. Avete attraversato la vostra breve esistenza seminando il sorriso, la bontà, l’amicizia vera, il coraggio, l’empatia e la bellezza di una vita vissuta intensamente. Così vi ricorderà per sempre Roccella. Così vi ricorderanno quanti vi hanno conosciuti, apprezzati e amati».

A prendere la parola in chiesa è stato quindi il sindaco Vittorio Zito. «Siate eleganti, rifuggite dalla sciatteria e dall’approssimazione – ha espresso il primo cittadino rivolgendosi ai più giovani – Siate attenti al vostro dovere e non solo pretenziosi nei vostri diritti. E fate sempre, con serietà, quello che la vita vi assegna di fare. Questo hanno detto a me, nella loro breve vita e per il poco tempo che li ho incontrati, Davide e Gabriele. Per questo voglio ricordarli cosi: due ragazzi straordinariamente eleganti di animo e seri nel fare il loro dovere».

Tanti palloncini bianchi hanno accompagnato l’uscita dei due feretri al termine del funerale. Un gesto di affetto e un estremo commiato che gli amici hanno voluto dedicare alle due giovani vittime della strada.

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