lunedì,Aprile 29 2024

Guerra in Ucraina, un calabrese in fuga: «Un inferno, ecco il mio viaggio verso la salvezza»

Dopo le bombe e i giorni passati in un bunker improvvisato, l'uomo con moglie e figlio ha deciso di lasciare il Paese che l'ha ospitato per anni. I chilometri macinati, le code interminabili e la paura: «I soldati sparavano a qualsiasi cosa si muovesse nel buio»

Guerra in Ucraina, un calabrese in fuga: «Un inferno, ecco il mio viaggio verso la salvezza»

di Alessandro Stella – Una fuga per la vita. Potrebbe sembrare il titolo di un film, ma è la terribile realtà che ha vissuto per giorni un nostro corregionale in Ucraina, costretto a mettersi in auto con moglie e figlio per lasciare il Paese in guerra. Alla fine, però, Giuseppe – come lo abbiamo chiamato per garantirne l’incolumità – ce l’ha fatta: dopo centinaia di chilometri, tre giorni in fila a ridosso del confine e colonne d’auto di decine di chilometri, questa notte, intorno alle 4, è riuscito finalmente a varcare la frontiera con la Moldavia e a lasciare la terra che l’ha ospitato per anni, ma nella quale, al momento, è impossibile immaginare un futuro.

Della vicenda di Giuseppe ne avevamo parlato nei giorni scorsi, raccontandovi l’orrore vissuto dall’inizio del conflitto: la città in cui viveva da quattordici anni con la sua famiglia è tra le più martoriate dalle milizie russe e l’unico appiglio per il 46enne calabrese era rappresentato dallo scantinato di una palazzina adibito a bunker, condiviso con altre venti persone a una temperatura di -5 gradi. CONTINUA A LEGGERE SU LACNEWS24.IT

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