lunedì,Aprile 29 2024

Cliniche veterinarie nel mirino dei Nas, sospese 10 attività di cui una a Reggio

Sono stati rilevati 178 obiettivi non conformi, denunciate 49 persone tra titolari e operatori, e comminate 141 sanzioni per un totale di 145 mila euro

Cliniche veterinarie nel mirino dei Nas, sospese 10 attività di cui una a Reggio

Sono stati ispezionati in tutto 682 tra ospedali, cliniche e ambulatori veterinari rilevando 178 obiettivi non conformi, pari al 26% dei controlli effettuati, denunciate 49 persone, tra titolari ed operatori, e comminate 141 sanzioni per violazioni amministrative per un totale di 145 mila euro. È questo il parziale bilancio dei controlli che il comando Carabinieri per la Tutela della salute, d’intesa con il Ministero della Salute, ha condotto su tutto il territorio nazionale finalizzata alla verifica di strutture veterinarie che erogano prestazioni terapeutiche e curative a favore degli animali da compagnia, dotate anche di servizi di pronto soccorso. Sono state contestate 220 violazioni, delle quali 116 riconducibili ad irregolarità nella gestione e detenzione dei farmaci destinati all’impiego sugli animali, poiché risultati scaduti o non correttamente registrati.

Sono state contestate altre 62 sanzioni per inadempienze procedurali, organizzative e dei livelli minimi di igiene, la mancata attuazione delle misure di contenimento del Covid-19, individuando 5 veterinari che svolgevano l’attività privi di vaccinazione e, in due casi, sebbene già sospesi dell’Ordine professionale. Durante le ispezioni i Carabinieri del Nas hanno eseguito il sequestro complessivo di oltre 800 confezioni di farmaci veterinari e dispositivi medici risultati irregolari e con data di scadenza superata, detenuti in promiscuità con altri medicinali ancora validi, con evidente possibilità di somministrazione di sostanze pericolose per l’animale o comunque privi di efficacia. Sono stati eseguiti, inoltre, 10 provvedimenti di sospensione dell’attività nei confronti di ambulatori veterinari che operavano in assenza autorizzativa e in condizioni igieniche e strutturali incompatibili con l’esercizio della cura e del benessere degli animali, riscontrati tra le province di Salerno (4), Latina (2), Avellino, Catania, Reggio Calabria e Torino.

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