mercoledì,Maggio 1 2024

Caso Dardanelli, dopo 6 anni ancora mistero sulla morte del carabiniere – VIDEO

Il giovane fu trovato morto nella sua auto il 22 luglio del 2016 a Bagaladi, nel reggino, dove prestava servizio

Caso Dardanelli, dopo 6 anni ancora mistero sulla morte del carabiniere – VIDEO

Sono passati sei anni, ma sulla morte di Fausto Dardanelli non è ancora stata fatta luce. Il giovane carabiniere fu trovato morto nella sua auto il 22 luglio del 2016 a Bagaladi, dove prestava servizio. Un suicidio si pensò in un primo momento. Ma tanti gli elementi che fanno propendere per un’ipotesi differente. E i genitori hanno perso la loro pace da quel giorno. Maria e Giuseppe nutrono speranze perché possa venire a galla la verità, anche dopo tutto questo tempo.

Qual è il vostro stato d’animo?

«Ogni anniversario fa molto male, ed è sempre peggio. Pensavo che col tempo, come dicono, il dolore si affievolisce, ma non è vero. Per me è peggio, vivo tutto con molto dolore. Luglio è un mese particolarmente doloroso per un figlio che esce e non torna più a casa, torna morto, vorrei vedere il cuore di una madre…».

Nonostante questi anni trascorsi senza verità vi resta qualche speranza?

«L’unica speranza nella quale confidiamo è che venga fatta giustizia e che sia chiaro che mio figlio è stato ucciso. Che non si dica che è stato un suicidio. Vorrei che non si infangasse la memoria di mio figlio perché se fosse stato depresso, chi dice di essersene accorto avrebbe dovuto comunicarlo alla Caserma dei carabinieri perché si trattava di un oggetto appartenente alle forze dell’ordine, in possesso di un’arma. Di suicidio non si tratta perché di me si può pensare che non accetto il fatto che è accaduto. Non sono io, ci sono persone competenti e degli esperti che sono convinti che si tratti di un omicidio».

E a quali elementi fa riferimento?

«La presenza di due colpi intanto. È sparita la divisa, sono spariti i bossoli. Dai colpi, dagli spruzzi di sangue sulle mani sembrava fosse mancino, ma Fausto non lo era, l’ho sempre detto. Avevano chiesto l’archiviazione mentre noi sapevamo che le indagini erano in corso perché queste cose celate e nascoste? Non è stata fatta l’autopsia se non dopo tre anni e mezzo, battendo i pugni e lottando. Sono sei anni che combattiamo per avere giustizia ma inizio a non esserne certa».

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