Ponte sullo Stretto, Occhiuto e Schifani: «Opera strategica»

L’alto rischio sismico è tra gli argomenti più forti di chi si oppone alla costruzione del Ponte sullo Stretto.

Tuttavia oggi, in occasione della presentazione dell’esercitazione “Sisma dello Stretto” del fine settimana a Reggio e a Messina, l’argomento è stato trattato in termini tutt’altro che negativi.

Ciò, pur parlando dell’alta pericolosità sismica proprio dell’area dello Stretto e in una sede assolutamente qualificata per eccellenza.

Come se mai il rischio sismico fosse stato richiamato per scoraggiare la costruzione della mega opera in quest’area del Paese.

Schifani: «Opera strategica per il nostro sviluppo»

Il presidente della regione Siciliana, Renato Schifani, collegato da remoto, ha aperto il suo intervento proprio su questo tema, sottolineando il clima di collaborazione con la Regione Calabria.

«A giorni incontrerò il ministro Salvini con il collega Occhiuto per parlare di questa opera strategica per il nostro sviluppo.

Ci sono tutti i presupposti per procedere con questo intervento essenziale che passerà alla storia. Esso è in linea con una economia ormai incentrata sulla velocità del trasporto delle merci», ha ribadito il presidente siciliano Schifani.

Occhiuto: «Non solo il Ponte ma anche la 106 e le dighe»

Il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, dal canto suo, ha ricordato l’appuntamento del prossimo martedì 8 novembre con il ministro Salvini.

Ha, altresì, auspicato anche lui una sinergia sempre più strutturata con la Regione Siciliana.

«La Calabria e la Sicilia possono davvero rappresentare l’hub dell’Europa sul Mediterraneo», ha dichiarato Occhiuto, ribadendo la sua posizione favorevole al Ponte, quale opera strategica per il Mezzogiorno.

«La Calabria non si aspetta solo il Ponte. A margine dell’incontro di martedì ribadirò al ministro Salvini le tante altre necessità infrastrutturali della nostra regione, come la Ss 106 e le dighe», ha sottolineato il presidente calabrese Occhiuto.

Curcio: «Se l’opera ci fosse sarebbe con le altre una via di collegamento»

«Semmai il ponte sullo Stretto sarà costruito siamo certi dell’impiego di tecnologie tali da renderlo sicuro.

Dunque sarebbe un’opera che, se ci fosse, sarebbe inserita, con le altre, tra le vie di collegamento da noi utilizzate.

La sua costruzione è, comunque, una scelta che non compete alla Protezione Civile», ha dichiarato, pragmaticamente il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio.

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