Palazzi crollati e vittime, così il terremoto del 1908 devastò Reggio Calabria

Oggi si ricorda uno dei più violenti terremoti d’Italia. Erano le 5.20 del 28 dicembre 1908 quando il sisma, 7.2, colpì Messina e Reggio Calabria. Seguì un devastante maremoto. L’evento rappresentò una delle più gravi catastrofi sismiche verificatesi in Italia. Distrusse quasi completamente le città di Messina e Reggio Calabria con danni molto gravi su un’area di circa 6 mila chilometri quadrati. La maggior parte della popolazione fu sorpresa dal terremoto nel sonno. Il numero delle vittime fu stimato intorno alle 80mila persone. 

La tragedia venne in parte causata dalla scarsa resistenza dei terreni di fondazione e dalla scadente qualità delle costruzioni. A Messina il terremoto colpì con particolare violenza il nucleo storico e la zona costiera della città. Importanti edifici rasi al suolo, tra cui la famosa “Palazzata”, la sequenza di fabbricati lungo il porto già distrutta e ricostruita dopo il terremoto del 1783. Circa dieci minuti dopo la scossa seguì una devastante onda di maremoto che travolse entrambe le coste dello Stretto. 

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