Inchiesta “Revolvo”, revocati i domiciliari al carabiniere Mazzone

Sono stati revocati gli arresti domiciliari all’appuntato scelto dei carabinieri Antonio Mazzone, di 44 anni originario di Napoli, accusato di concorso esterno con la ‘ndrangheta. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Reggio Calabria che oggi ha emesso la sentenza sul ricorso presentato dagli avvocati del carabiniere.

Nell’ambito dell’inchiesta “Revolvo”, coordinata dalla Dda di Reggio Calabria, il militare era stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare lo scorso 15 dicembre quando era stato arrestato dalla guardia di finanza perché, stando all’impianto accusatorio, sarebbe stato al servizio della cosca.

In particolare, secondo i pm, si sarebbe messo a disposizione di Serena Assumma, l’ex moglie del pentito Liuzzo (anche lei indagata), fornendole veicoli e apparecchiature tecniche nellasua disponibilità al fine di garantirle “libertà di movimento e la bonifica del territorio da possibili microspie”.

Per la Dda, infatti, il militare avrebbe informato la donna, ritenuta esponente di spicco della ‘ndrangheta, su attività di indagine nei suoi confronti. Inoltre, l’appuntato scelto avrebbe consentito a Serena Assumma, di disattendere i domiciliari a cui era sottoposta, omettendo di denunciare la sistematica violazione delle prescrizioni.

Contro la misura cautelare, i legali di Mazzone hanno presentato ricorso ai giudici del Riesame che nelle prossime settimane depositeranno le motivazioni della sentenza. Gli altri indagati arrestati compariranno davanti al Tribunale della Libertà il prossimo 12 gennaio.

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