mercoledì,Maggio 1 2024

Motta S.G., degrado e pericoli al cimitero di Lazzaro

Crea, referente unico dell’Ancadic: «Un camposanto senza il servizio di custodia non può per legge rimanere aperto»

Motta S.G., degrado e pericoli al cimitero di Lazzaro

«L’Ancadic e il Comitato spontaneo Torrente Oliveto rinnovano la richiesta di chiusura del cimitero fino alla messa a norma del camposanto secondo legge per perduranti potenziali pericoli e inconvenienti igienico sanitari di alcuni locali».

Lo scrive in una nota Vincenzo Crea, referente unico dell’Ancadic, responsabile del comitato spontaneo “Torrente Oliveto” che «nel corso degli anni ha più volte segnalato alle istituzioni delle criticità esistenti presso il cimitero di Lazzaro richiedendone la rimozione dei potenziali pericoli in capo ai visitatori e la messa a norma del camposanto secondo legge. Nel mese di febbraio 2016 è intervenuta l’Asp-ufficio igiene e sanità pubblica di Melito di Porto Salvo che ha certificato le criticità e i pericoli denunciati dalle due associazioni e ha interessato il Sindaco del Comune di Motta San Giovanni per i provvedimenti di competenza».

Segnalata inoltre «la condizione di forte degrado, inconvenienti igienico sanitari e potenziali pericoli per il distacco di porzioni di cemento dall’alto di alcuni loculi comunali e il rischio caduta dall’alto di persone per la persistenza della distanza tra alcune cappelle funerarie private.

E’ stato anche sottolineato che un cimitero senza il servizio di custodia non può per legge rimanere aperto rimarcando il registrarsi di furti di cornici fotografiche e foto di defunti, nonché di due pluviali discendenti di rame posti ai lati della chiesetta, l’asportazione di alcuni portafiori in ottone. Si è venuti a conoscenza col passaparola che di recente sarebbero state asportate delle lapidi di marmo. Ancora oggi il cancello di accesso principale e quello alle spalle del cimitero rimangono aperti giorno e notte.

I locali ove insistono i servizi igienici muniti di porta di accesso sono lasciati aperti e si presentano sporchi e in stato di forte degrado, water sporchi, impianto di illuminazione non a norma, cavi elettrici penzolanti sia nei locali che ospitano i servizi igienici sia all’esterno nell’angolo in alto al suddetto locale lato Reggio a pochi metri dal cancello di accesso principale e continuo scarico di acqua dalla cassetta di scarico wc non funzionante. Le scale sono degradate e la presenza di semi di cipresso sulla prima scalinata pregiudica l’integrità fisica degli utenti. All’esterno lato Reggio del cancello di accesso principale insiste un serbatoio metallico orizzontale per acqua e in adiacenza.

Il Comune di Motta San Giovanni nel 2021 ha esternalizzato i servizi cimiteriali. È stata indetta una gara aperta sul Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione finalizzata ad individuare un operatore economico qualificato a cui affidare, in concessione per sette anni, i servizi cimiteriali e di illuminazione votiva dei tre cimiteri del territorio mottese. La situazione non è mutata. Non si provvede nemmeno a chiudere i cancelli di notte. Una situazione pietosa che offende la memoria dei nostri cari defunti.

Visto le condizioni in cui versa il cimitero si chiede se la ditta aggiudicatrice del servizio abbia effettuato un sopralluogo finalizzato a conoscere lo stato dei luoghi.

Alla luce di quanto sopra illustrato trattandosi di provvedimenti da adottare a tutela della salute e incolumità di tutte le persone che accedono al cimitero e nelle aree di pertinenza l’atto d’ufficio si sarebbe dovuto compiere senza ritardo. Tutto questo ripetiamo fino alla noia, oltre ad essere stato certificato dall’Asp è stato relazionato dai tecnici comunali di Motta SG, pertanto le scriventi associazioni a tutela della salute e dell’incolumità pubblica non possono esimersi di chiedere la chiusura del cimitero fino alla messa a norma secondo legge».

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