Mammasantissima, il pentito Fiume: «Il boss De Stefano portava i soldi in Vaticano vestito da prete»

di Vincenzo Imperitura

«Che cosa è questa “cosa nuova”? Praticamente era che bisognava mettere da parte quelli che erano impegnati in determinate cose… e cercare di trovare persone nuove, più che affiliate…».

Nino Fiume è stato per anni seduto ai tavoli che contano nell’ambiente criminale reggino. Autista e braccio destro del mammasantissima Peppe De Stefano – di cui era anche cognato per essere stato fidanzato con la sorella – da quando ha iniziato a collaborare con i magistrati antimafia, ha raccontato dinamiche e avvenimenti delle più influenti cosche di ‘ndrangheta calabresi. Interrogato dal Procuratore aggiunto di Reggio Giuseppe Lombardo, Fiume racconta le trasformazioni all’interno dell’organizzazione in funzione dei rapporti con la massoneria, quella ufficiale e quella “deviata”.

L’audio è stato fatto ascoltare nella quinta puntata di Mammasantissima – Processo alla ‘ndrangheta, andata in onda martedì 14 febbraio su LaC Tv.

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