lunedì,Giugno 17 2024

Mammasantissima, dieci anni di faide a Lamezia: dalla strage dei netturbini al duplice omicidio Giampà

Nel reportage andato in onda nella sesta puntata del format di LaC condotto da Pietro Comito è stato ripercorso quel periodo

Mammasantissima, dieci anni di faide a Lamezia: dalla strage dei netturbini al duplice omicidio Giampà

di Francesco Altomonte – Dieci anni di sangue e morte, Lamezia Terme trasformata in un teatro di guerra dalle cosche cittadine. Attentati, omicidi, intimidazioni segnano la vita non solo della criminalità organizzata ma di tutta la città. Un incubo lungo quasi tre lustri e concluso con la sconfitta del clan Torcasio e la vittoria dei Giampà. In un reportage andato in onda nella sesta puntata  dMammasantissima – Processo alla ‘ndrangheta, abbiamo ripercorso quei terribili anni nella quarta città della Calabria.

Anno 1991, alba del 24 maggio. Un killer armato di kalashnikov uccide con dodici proiettili Francesco Tramonte, con sette Pasquale Cristiano. Resta ferito, ma sopravvive, Eugenio Bonaddio. I tre netturbini, vittime innocenti, sono il bersaglio, scelto a caso, dalla ‘ndrangheta che vuole mandare un messaggio eloquente alla pubblica amministrazione e mettere le mani sulla raccolta dei rifiuti. Il massacro resterà impunito. Nove giorni prima era stato eletto il nuovo consiglio comunale: sarà sciolto, per infiltrazioni mafiose, con decreto firmato dal Presidente della Repubblica, il successivo 30 settembre.

Anno 1992. Sera del 4 gennaio. Due killer armati di Beretta calibro 9 uccidono il sovrintendente di polizia Salvatore Aversa e la moglie Lucia Precenzano. Una presunta supertestimone accuserà falsamente, per consumare una vendetta personale, l’ex fidanzato ed un suo amico. Ma a commettere quell’atroce delitto sono stati due sicari della Sacra corona unita, Stefano Speciale e Salvatore Chirico, reoconfessi e condannati a 10 e 8 anni di reclusione, su mandato del boss Francesco Giampà, “il Professore”: 30 anni di pena divenuti definitivi solo nel 2010. Aversa era un poliziotto onesto e tutto d’un pezzo e questo gli è costato la vita.

Continua a leggere su LaCnews24.

top