Reggio, la denuncia del sindacato di polizia penitenziaria: «Aggredito agente nel carcere di Arghillà»

«Nel carcere di Arghillà, ancora un poliziotto penitenziario aggredito all’interno di un reparto detentivo da parte di un ristretto con problematiche di natura psichiatrica». È quanto denuncia in una nota il vice segretario provinciale del sindacato di polizia penitenziaria Sinappe, Danilo Bandiera.

«L’Agente di Polizia Penitenziaria stava effettuando un controllo visivo all’interno delle camere detentive. Avvicinatosi ad una di esse veniva, improvvisamente colpito da un pugno in pieno volto sferrato attraverso le sbarre, senza alcuna motivazione che possa aver fatto scaturire un gesto così violento.

Il poliziotto penitenziario si è immediatamente accasciato in terra in stato confusionale battendo il capo. Senza indugio accorrevano i colleghi in suo aiuto e si riteneva opportuno allertare il 118 che lo ha condotto presso il pronto soccorso dell’ospedale cittadino di Reggio Calabria dimettendolo in seguito con una prognosi iniziale di 6 giorni», riferisce in una nota il vice segretario provinciale del sindacato di polizia penitenziaria Sinappe, Danilo Bandiera.

«Sono continue le aggressioni al personale di polizia penitenziaria. Attualmente il rischio è quello di diventare vittime votive di un sistema penitenziario ormai compromesso, figli di una Amministrazione Matrigna che non sostiene i suoi uomini e le sue donne, ricordando che anche per queste motivazioni il 16 marzo il Sinappe e la polizia penitenziaria scenderemo in piazza alle ore 09 davanti alla Prefettura di Reggio Calabria per fare udire a tutti questo inascoltato grido d’aiuto», conclude in una nota il vice segretario provinciale del sindacato di polizia penitenziaria Sinappe, Danilo Bandiera.

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