Emergenza migranti a Roccella, Mariani: «Confido nell’aiuto degli altri Comuni per l’accoglienza»

Sono arrivati nella notte, all’interno del porto di Roccella Ionica a bordo di un peschereccio di 30 metri partito dalla Libia sfuggendo ad ogni controllo. I migranti dell’ultimo sbarco nella Locride, tutti uomini, provengono da Siria, Pakistan, Egitto e Bangladesh e hanno viaggiato per circa 5 giorni prima di entrare in porto e andare a sbattere contro un’altra imbarcazione utilizzata in un precedente arrivo. I profughi che sarebbero tutti in buone condizioni di salute sono stati sistemati al momento su una delle aree del porto vicine alla tensostruttura all’interno della quale sono momentaneamente ospitate altre persone giunti con gli sbarchi dei giorni scorsi.

Solo a Roccella negli ultimi cinque giorni sono giunte 1.500 persone. A terra, subito dopo l’arrivo del barcone, si è attivato il dispositivo della Prefettura di Reggio Calabria che vede impegnato personale della Croce rossa, della Protezione civile e di Medici senza frontiere, in attesa che si proceda ad una migliore sistemazione nei comuni vicini che hanno dato disponibilità ad accogliere i numerosi disperati.

«Dobbiamo continuare a lavorare per attrezzarci di fronte a questa emergenza – ha detto il Prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani, in visita oggi all’area portuale roccellese – ci impegneremo per cercare di reperire altri siti dove ospitare le persone che arrivano. Parlare di emergenza è fuori luogo, la verità è che questo sbarco si colloca in un contesto ormai abbastanza noto e consolidato, questo impone a noi tutti che i servizi a terra siano ottimali. Non è facile perchè i numeri sono notevoli, ma ce la metteremo tutta mi auguro anche con l’ausilio degli altri Comuni che aiuteranno Roccella, che non può da sola gestire un così ingente numero di persone».

Condividi
Impostazioni privacy
Privacy e termini di Google