Trattori si ribaltano e persone, addirittura in età giovanissima, muoiono schiacciate. Continua a succedere in Calabria dove nel solo mese di giugno, quattro persone, tra le quali un quattordicenne nel reggino, sono morte schiacciate dal mezzo.
C’è la vetustà del parco mezzi con trattori che hanno superato i trent’anni di vita. Invece di essere rottamati, questi messi continuano ad essere utilizzati perché ritenuti più facilmente fruibili specie da persone ultrasessantacinquenni. In questa fascia di età, secondo dati Inail, ricade infatti il 47% delle vittime di questo genere di incidenti.
Ma la questione è complessa e i fattori di rischio sono anche altri. Ad esempio la scarsa attenzione prestata all’utilizzo di dispositivi di sicurezza individuali e del mezzo e l’incidenza di coloro che praticano attività agricole anche con l’impiego di un trattore ma non come attività principale. Quest’ultimo aspetto ha riflessi significativi sulla effettiva consapevolezza dei rischi, sull’aggiornamento circa le trasformazioni del settore e sulla tracciabilità in tema di censimento Inail di incidenti e morti.
Ci aiutano a capire Lorenzo Abenavoli e Bruno Bernardi, docenti di Meccanica agricola presso il dipartimento di Agraria dell’università Mediterranea di Reggio Calabri.
Solo un primo dato sul quale riflettere: nella nostra regione la percentuale degli incidenti mortali è il doppio delle media nazionale.
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