Morte Otello Profazio, Mancuso: «Un artista che della Calabria cantò pregi e vizi»

«Viene meno un vero e proprio monumento della musica popolare italiana. Una leggenda vivente dalle enormi capacità artistiche e dalla spiccata sensibilità umana, specie nei confronti dei soggetti più fragili e indifesi a cui ha dedicato canzoni e ballate straordinarie. Ma anche uno dei più grandi
cantastorie di tutti i tempi che ha raccontato l’anima della Calabria e del Mezzogiorno, enfatizzandone i pregi senza mai nascondere vizi e contraddizioni».
Lo dice il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso appresa la notizia della morte di Otello Profazio.
Aggiunge: «Come hanno scritto sociologi e scrittori che hanno indagato in profondità la sua musica e i suoi testi, di lui parleranno per sempre i libri di storia. Il suo ricordo, nei calabresi che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e di apprezzarne l’estro creativo e l’acuto senso dell’umorismo, non verrà mai
meno. Alla famiglia e ai suoi amici più cari le condoglianze mie personali e del Consiglio regionale che rappresento».

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