Carenza idrica a Reggio, arriva in aiuto la polizia penitenziaria

Riceviamo e pubblichiamo:

Nei giorni scorsi a Reggio Calabria, come ogni estate, si è registrata una grave carenza di acqua potabile, dovuta ad annosi problemi, esasperati quest’anno, dalle altissime temperature che hanno interessato la nostra Penisola.

I rubinetti da cui non scende l’acqua, sono una questione che il Comune ogni anno cerca di risolvere, senza però dare soddisfazione ai cittadini, sempre più esasperati dalla situazione.

Così, al fine di alleviare la sofferenza lamentata, anche il personale di Polizia Penitenziaria ha voluto offrire il suo prezioso contributo e seppure oberato da faticosi e stressanti turni di lavoro, considerata anche l’esiguità della presenza organica a causa delle ferie estive, tra un servizio e l’altro, con l’autocisterna in dotazione al Corpo, ha rimpinguato i condotti cittadini.

L’opera prestata dagli uomini di stanza nel penitenziario reggino, come al solito è stata silenziosa e celata ai più, ma tanto preziosa da meritare il plauso del SiNAPPe che ne reclama il dovuto apprezzamento pubblico; il riconoscimento e la considerazione della cittadinanza, rappresenteranno senza dubbio il compenso più stimato.

Il Segretario Regionale

Fabio VIGLIANTI

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