‘Ndrangheta, dalla Lombardia alla Locride con un carico di droga rubato

di Vincenzo ImperituraDalla periferia milanese alle campagne della Locride. Una fuga di 1200 km da Pioltello a Caulonia per sfuggire alle conseguenze di un furto di droga fatto alle persone sbagliate. Una fuga precipitosa nel tentativo di nascondere le proprie tracce a chi, in Lombardia come in Calabria, lo braccava per sapere di quel carico di hashish e di cocaina sparito da un garage di Pessano con Bornago – comune ricadente nell’area della Città metropolitana di Milano – e sequestrato, poche ore dopo, con un blitz della mobile, nella tavernetta di una villetta a schiera in Brianza. Un ritorno al paese seguito passo passo dagli inquirenti e che è finito al centro del processo monzese alla cosca Maiolo, concluso in primo grado nei giorni scorsi con 10 condanne per quasi un secolo di carcere.

Il furto della droga

Al centro di questa vicenda, monitorata fin dall’inizio dagli investigatori della mobile, c’è un carico di 46 chili di hashish e quasi 3 chili di coca il cui sequestro era stato sospeso in attesa di eventuali sviluppi. L’uomo chiave, dicono le carte, è Nicola Mammone (condannato a 4 anni e otto mesi), underdog orbitante nel clan di Cosimo Maiolo (12 anni e 8 mesi), il boss originario di Caulonia considerato come il mammasantissima della locale di Pioltello.

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