Tropea, al Comune arriva la Commissione di accesso agli atti

di Giuseppe BaglivoCommissione di accesso agli atti al Comune di TropeaL’invio porta la firma del prefetto di Vibo Valentia, Giovanni Paolo Grieco, e punta ad accertare eventuali infiltrazioni mafiose nella vita dell’ente o forme di condizionamento della criminalità organizzata sull’amministrazione anche attraverso legami, rapporti ed eventuali parentele di politici ed impiegati del Comune che possono aver svilito il prestigio che un ente locale (anche all’esterno) deve sempre conservare. Un’attività ispettiva ad ampio raggio, dunque – come prevede la legge in simili casi – che fissa in tre mesi l’arco temporale per i lavori della terna che compone la Commissione di accesso agli atti, prorogabile di altri tre mesi. 

Al “setaccio” verranno quindi passate tutte le determine, le delibere e gli atti prodotti dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Macrì, eletto primo cittadino nell’ottobre del 2018 con la lista “Forza Tropea”, vicina a Forza Italia – partito di cui Macrì è da tempo esponente di primo piano nel Vibonese tanto da ricoprire in passato anche l’incarico di vicesegretario provinciale degli azzurri berlusconiani. L’invio della Commissione di accesso agli atti a Tropea era stato sollecitato pubblicamente, a più riprese, sin dal luglio 2020, dall’allora presidente della Commissione parlamentare antimafiaNicola Morra, con una serie di ripetuti interventi ai quali la nostra testata aveva dato ampio spazio, e che riprendevano parte delle nostre inchieste sul delicato tema delle infiltrazioni mafiose negli enti locali nel Vibonese.

Continua a leggere su IlVibonese.it.

Condividi
Impostazioni privacy
Privacy e termini di Google