Tribunale dei minori di Reggio, sempre più materiale pedopornografico tra le mani degli adolescenti – VIDEO

In aumento tra i minori i reati legati alla detenzione di materiale pedopornografico. Questo è il dato significativo, presentato dal procuratore Roberto Di Palma, nel bilancio dell’attività del Tribunale dei minori di Reggio Calabria per il 2023. Detenzione di materiale pedopornografico che non riguarda gli adulti, ma gli stessi minori. Un problema sociologico su cui devono interrogarsi e di cui devono farsi carico le famiglie e le istituzioni più vicine. Il tribunale ha svolto attività in ambito penale, civile e le attività collegate, come ad esempio i protocolli: tre stipulati nell’anno in corso con la Fondazione Scopelliti, l’Arcidiocesi e la cooperativa “Collina del sole” e con l‘Unicef.

«Per i fascicoli penali iscritti e definiti nei confronti di persone note – afferma il magistrato – il trend è stabile perché iscritti 197 nel 2022 e 197 definiti; nel 2023 iscritti 198 e definiti. Ci sono casi arretrati fisiologici, che vanno risolti con il coordinamento con altri uffici giudiziari, quindi si devono attendere definizioni da parte di questi. All’esito noi lavoriamo sul quotidiano non abbiamo arretrati. Non rimangono a stazionare negli uffici se non il tempo necessario per gli approfondimenti. Verifichiamo se la situazione di pericolo, considerata inizialmente, può essere effettuata tale».

I dati del 2023

I reati più frequenti sono quelli relativi a persone note: in primis la detenzione e messa in circolo di materiale pedopornografico che, spiega il procuratore «ci deve portare a una riflessione sul valore del proprio corpo e della sessualità dei minori. Normalmente le foto riguardano ragazzine ed è una vera piaga per quanto si dovrebbe agire».

Seguono furti, rapine e bullismo. E un altro fenomeno è la recrudescenza di detenzione di materiale pirotecnico pericoloso. Ricordato a tal proposito l’episodio dei ragazzi della scuola di Roccella, tutti minorenni. «Nella piana è accaduto che alcuni minori si sono fabbricati ordigni con materiale esplosivo e hanno distrutto una panchina di marmo». Il fenomeno delle risse in leggero decremento.
Per quanto riguarda i fascicoli nei confronti di persone ignote nel 2022 iscritti 41 e definiti 43. Nel 2023 iscritti e definiti 45.
Atti non costituenti reato nel 2022 iscritti 312 e definiti 262; nel 2023 iscritti 256 e definiti 265.

Indagini in coordinamento con altri uffici giudiziario del distretto e non del distretto sono 350 casi.

Gli arrestati erano 5 nel 2022 con 6 misure cautelari e sono arrivati a 6 arresti e 8 misure cautelari nel 2023. «Quest’anno – ricorda il procuratore – un caso ha riguardato il traffico internazionale di sostanze stupefacenti, in cui il minore ha assunto ruoli decisionali nell’ambito della famiglia. E poi un arresto per resistenza a pubblico ufficiale».

Nel 2022 erano stati iscritti 2100 fascicoli civili e definiti 2028; nel 2023 iscritti 2342 e definiti 2308.

Messa alla prova

«La messa alla prova che è la nostra punta di diamante – afferma Di Palma – in virtù del principio di recupero. Sono state 64 le messe alla prova e la cosa importante è che l’incidenza della recidiva è bassissima anche se provengono da contesti disagiati. I risultati sono positivi perché dopo di noi non ricadono nell’immediato nelle mani della giustizia. È un motivo di grandissima soddisfazione. Nelle nostre richieste di rinvio a giudizio il 94% si concludono con la messa alla prova. In altri casi con rito abbreviato, o con non luogo a procedere come nel caso degli stranieri».

L’ultima buona notizia riguarda il bene confiscato che, nei primi di gennaio, accoglierà in locali più ampi la comunità minorile.

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