«Io gli devo bruciare la faccia come ho promesso e gliela brucio… stai serena che gliela brucio la faccia». A parlare è uno dei presunti spacciatori arrestati nell’inchiesta della Procura di Palmi sul traffico di droga nella Piana di Gioia Tauro. Non è l’unica accusa che gli viene rivolta nell’ordinanza di custodia cautelare che lo ha portato in carcere.
La compagna dell’uomo e la figlia di lei sarebbero state costrette a vivere recluse, quotidianamente umiliate e più volte malmenate. Le frasi contenute nell’atto firmato dal gip raccontano un incubo familiare. Il proposito di «bruciare la faccia» a sua moglie non è purtroppo l’unico. Continua a leggere su LaCnews24.it