venerdì,Maggio 17 2024

Mammasantissima, il rapimento di Carlo Celadon e la prigionia in Aspromonte

Nella quarta puntata del format, riflettori puntati sulla triste storia del figlio diciottenne di un industriale veneto rimasto prigioniero per ben 831 giorni

Mammasantissima, il rapimento di Carlo Celadon e la prigionia in Aspromonte

di Marco Cribari – Privato della libertà personale per ben 831 giorni e sballottato da un covo all’altro. Alla fine se ne conteranno ben sette che lo ospitano durante la sua prigionia. Il sequestro di persona più lungo mai avvenuto in Italia è ancora oggi quello di Carlo Celadon, figlio di un industriale vicentino, strappato alla sua famiglia il 25 gennaio del 1988 e restituito ai suoi affetti solo a 1990 ormai inoltrato. Denutrito, sofferente e in stato di prostrazione fisica e psicologica, così si presenta il giovane Carlo – diciottenne all’epoca del rapimento – davanti alle telecamere nel giorno del suo sospirato rilascio.

La quarta puntata di “Mammasantissima” riapre uno dei capitoli più dolorosi della storia d’Italia: quello dei rapimenti a scopo estorsivo a firma dell’Anonima sequestri, qui rappresentata nella sua declinazione calabrese. Nella puntata del format in onda su LaC Tv si ricostruiscono le fasi concitate del rapimento: l’ingresso dei malviventi nella villa dei Celadon, sulle colline venete, la scelta di prelevare il ragazzo e di portarlo poi sull’Aspromonte, dove tra grotte e ripari di fortuna, trascorrerà i successivi due anni della sua esistenza. Nel mezzo, la richiesta choc di riscatto: ben cinque miliardi di lire.
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