venerdì,Aprile 26 2024

Palmi, reunion di 5 musicisti al cinema Cilea per la cover di “Guardastelle” di Bungaro

Non è sempre vero che la pandemia divide. Cinque musicisti dopo anni di tournée e lavori in giro per l'Italia, decidono di esprimere, con una iniziativa originale, la loro voglia di tornare sulla scena

Palmi, reunion di 5 musicisti al cinema Cilea per la cover di “Guardastelle” di Bungaro

Non è sempre vero che la pandemia divide. Succede a Palmi che 5 musicisti si ritrovino dopo anni di tournée e lavori in giro per l’Italia e decidano di esprimere, con una iniziativa originale, la loro voglia di tornare sulla scena. Si tratta di Marcello Surace, nel gotha del pop italiano al fianco di Alex Baroni, Noemi, Giorgia, Alex Britti; Beppe De Francia, che ha partecipato al Festival di Sanremo negli anni 90, Saverio Garipoli, sideman della nuova scena romana funk soul;  Silvio Ariotta, talentuoso bassista dalle innumerevoli collaborazioni in ambito jazz e pop, e Gino Mattiani, collaboratore dei Mattanza, storico gruppo worldmusic. 

Com’è nata l’idea di questa canzone in tempo di pandemia? «Noi siamo 5 musicisti che si conoscono da una vita, siamo nati musicisti e questa è la nostra passione – racconta De Francia – Crescendo abbiamo coltivato musica e una sera ci siamo ritrovati a casa del fisarmonicista Gino Mattiani, di solito ci riuniamo per grandi mangiate o per bere qualcosa. Quella sera Gino mi ha detto “Ho un pezzo per te” e gli ho chiesto di sentirlo e così ci siamo tutti innamorati del brano e abbiamo subito provato a fare qualcosa. Oltretutto Gino ha una stanza piena di strumenti, essendo un polistrumentista. Abbiamo provato ed è nata la magia. Avevamo pensato di registrare il video con n telefonino invece poi  Saverio, che è il nostro arrangiatore, ha costruito il tutto, partendo da un vecchio teatro e cinema Cilea di Palmi che ha più di 40 anni, ed è dismesso»

«“Guardastelle” –  spiega Garipoli – è un capolavoro della musica italiana. Il grande Bungaro ha scritto questo brano e lo ha presentato a Sanremo 2004 e ancora oggi è una canzone commovente, per il suo contenuto lirico, per il suo testo. Noi abbiamo scelto questo brano che parte con il verso “Da qui”, ad indicare che vogliamo ricominciare la nostra attività musicale da un teatro dismesso per rappresentare la forza di ricominciare degli artisti, di chi lavora nel campo dell’arte, dello spettacolo. Questo nostro mestiere ci manca tantissimo. Non vediamo l’ora di tornare sui palchi e far emozionare le persone. E vedere la gente divertirsi».

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