Piazza De Nava, Touring Club: «Serve rendere il luogo più accessibile»

Sulla riqualificazione del Progetto di piazza De Nava arriva anche il contributo del Touring Club Italiano di Territorio di Reggio Calabria. «La volontà, espressa da più parti, di procedere nel rispetto della progettazione originale della Piazza all’epoca della ricostruzione è comprensibile solo in parte in quanto è da osservare che in epoca successiva all’impianto di Piacentini, Autore e Jerace, lo stesso è stato alquanto alterato da i interventi eterogenei di edilizia privata e pubblica che insistono oggi sulla piazza».

Prende il là da qui la possibilità di integrazione che si basa sul fatto che «l’impianto attuale della piazza De Nava risale agli trenta quando il flusso turistico verso il Museo non era minimamente paragonabile all’attuale: conseguentemente rendere la piazza più accessibile, con l’abbattimento del dislivello, migliorerebbe la fruibilità da parte delle comitive prima e/o dopo la visita al Museo».

Un progetto che piace al club perché «l’impiego della pietra di Macellari e la riscopertura del basolato lavico lo legano a quelli che sono tratti distintivi del centro urbano. Inoltre la creazione della piccola isola pedonale all’inizio della via Vollaro, di fronte al monumento a Corrado Alvaro, costituisce un altro elemento urbanistico di facilitazione all’afflusso dei turisti. Infatti esso costituirà spazio pedonale idoneo a consentire il raduno delle comitive ed il loro possibile imbarco sbarco dai pullman».

Il club ricorda infine che «nel 2022 avranno luogo varie manifestazioni a ricordo dei 50 anni dal ritrovamento dei bronzi e che entro quella data si dovrebbe puntare alla sistemazione della piazza che allo stato attuale dimostra appieno la vetustà del suo impianto. Concludendo rivolgiamo un appello a quanti si dicono contrari alla realizzazione del progetto predisposto dal Segretariato generale per la Calabria del MiBACT ad avanzare eventuali proposte migliorative dell’idea progettuale, evitando prese di posizione di carattere urbanistico legale o architettonico che sicuramente porterebbero a perdite di tempo e a dispendio di danaro pubblico.

Condividendo l’opinione di altri che ci hanno preceduto nel dibattito ricordiamo anche noi l’ottima riuscita, sotto il profilo della fruibilità da parte dei cittadini, del restauro di p.za Duomo, dove il progetto – anche allora oggetto di varie contestazioni – avrebbe potuto essere più valido architettonicamente ma sicuramente ha raggiunto una delle finalità per le quali era stato pensato l’intervento. Infine in previsione degli eventi dell’anno prossimo, che ci auguriamo riportino al nostro MArRC e nella nostra città le centinaia di miglia di visitatori degli anni pre-Covid, condividiamo appieno la proposta del FAI sulla realizzazione di un ampio percorso pedonale ad anello nel centro storico, con partenza dall’area del Museo, disseminato di reperti e indicazioni culturali , per spingere i turisti ( e i reggini!) a conoscere le altre bellezze della Città».

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