lunedì,Giugno 17 2024

Protocollo d’intesa per valorizzare le aree archeologiche della Calabria

Nel reggino saranno oggetto di interventi anche il Parco di Kaulon, la Villa Romana di Casignana, Forte Siacci che fa parte del sistema di fortificazioni dello Stretto a Campo Calabro e il circuito delle aree archeologiche urbane di Reggio Calabria

Protocollo d’intesa per valorizzare le aree archeologiche della Calabria

È stato rinnovato il protocollo d’intesa per la valorizzazione e manutenzione di 59 parchi e aree archeologiche in Calabria. Luoghi della cultura che presentano la Calabria come un’immagine in cui tutto si fonde e si ricompone in un’unità originale. Anche quelli meno conosciuti, che con un’adeguata manutenzione possono così essere restituiti al pubblico degni dei secoli che hanno attraversato.

Il protocollo d’intesa è stato sottoscritto il 10 giugno 2021 da Salvatore Patamia, direttore del Segretariato regionale per la Calabria del Ministero della cultura e da Giuseppe Oliva, Commissario Straordinario di Calabria Verde – Azienda regionale per la forestazione e per le politiche della montagna, con l’adesione dei Comuni interessati. Ed ecco il Parco archeologico e l’antica città di Hipponion in provincia di Vibo Valentia con i suoi resti di grandiose mura e il Parco archeologico di Acherentia in provincia di Crotone, il circuito grecanico dell’antica sinagoga e l’area archeologica di Bova Marina, il Parco di Kaulon a Monasterace, il Parco archeologico della Villa Romana del Naniglio di Gioiosa Ionica, la Villa Romana di Casignana che è uno dei più grandi complessi di mosaici pavimentali di epoca romana del sud Italia, Forte Siacci che fa parte del sistema di fortificazioni dello Stretto a Campo Calabro e il circuito delle aree archeologiche urbane di Reggio Calabria, il parco archeologico di Scolacium immerso in un uliveto secolare e la Grangia di Montauro in provincia di Catanzaro, il parco archeologico di Sibari che è uno dei siti più estesi ed importanti del Mediterraneo di età arcaica e classica e quello di Punta Cirella insieme ai ruderi di Cirella, l’antichissimo ponte di Annibale sul fiume Savuto a Scigliano, il Parco archeologico di Blanda a Tortora e il Parco Archeologico Torre del Mordillo in provincia di Cosenza.

Dopo il successo riscontrato negli anni precedenti, il Protocollo d’intesa per la manutenzione di parchi e aree archeologiche nel territorio calabrese è stato quindi rinnovato anche per il 2021 con la partecipazione di tutti i Comuni interessati. L’accordo prevede la cura e la manutenzione di 59 aree archeologiche della Calabria che malgrado gli investimenti in atto necessitano di continua manutenzione ordinaria. In questo particolare e importante momento di ripresa, di rilancio e di verifica, il protocollo descrive la volontà partecipata di valorizzare l’eredità e la storia del patrimonio archeologico del territorio, per favorire lo sviluppo del settore turistico/culturale e la conseguente crescita economica e sociale.Inoltre, si inserisce nel programma di collaborazione tra istituzioni i cui effetti si sviluppano con un riscontro positivo sulle aspettative della comunità e sullo sviluppo sociale di tutto il territorio.

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