Scena nuda, Elisabetta Pozzi regista della nuova produzione “Tesmoforiazuse”

Aspettando il 26 giugno, ovvero la prima di Antonio e Cleopatra…o quel che ricordo – che vedrà la compagnia teatrale reggina, per la terza volta, ospite al Festival di Spoleto, con Filippo Gessi e Teresa Timpano in scena e la regia di Andrea Collavino -, “Scena Nuda” è già impegnata nella realizzazione di un’altra importante produzione nazionale: da qualche giorno, infatti, a Portigliola, si è aperta la seconda fase di lavoro in vista della messinscena, il 20 agosto, di Tesmoforiazuse, per la regia di una tra le più importanti protagoniste del teatro italiano, Elisabetta Pozzi.

La grande attrice, nonchè regista e autrice (recentemente nominata anche Direttrice della Scuola di recitazione dello Stabile di Genova), sta coordinando insieme a Teresa Timpano (direttrice artistica di “Scena Nuda”), nella cittadina locridea, da alcuni giorni e fino al 14 giugnoil gruppo di lavoro per l’adattamento del testo originale della commedia di Aristofane. Uno step che segue quello iniziale,costituito dall’importante ricerca scientifica condotta dall’associazione Arpa Firenze, che ha intervistatoun campione di cittadini calabresi sul tema”Uguaglianza di genere”, tema centrale della commedia:il documento che ne è scaturito sarà oggetto di pubblicazione.

Dunque, dopo il lavoro sul testo, Il prossimo passo del percorso della produzione sarà quello del laboratorio di ricerca teatrale e musicale, dal 2 al 22 luglio; poi le prove di agosto, fino alla prima, il 20 dello stesso mese, nel bellissimo teatro greco-romano di Portigliola.

Tesmoforiazuse, ovvero le donne delle Tesmoforie, le feste dedicate a Demetra, è una produzione della Compagnia “Scena Nuda” – con il co-finanziamento della Regione Calabria e con il partenariato del Comune di Portigliola – che vedrà in scena 10 attori.

Uno spettacolo, come si diceva, di rilievo nazionale, firmato da una delle più intense attrici italiane, più volte protagonista proprio di testi classici nello splendido teatro greco di Siracusa. Un momento importante, dunque, per “Scena Nuda”, che sancisce un lungo lavoro svolto in questi anni, che ha portato la compagnia ad essere punto di riferimento per il teatro contemporaneo, non solo a livello regionale, come testimonia, appunto, questo nuovo impegno.

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