Il palazzo della Cultura “Pasquino Crupi” ha il suo catalogo espositivo

«Un catalogo che racconta l’arte e la cultura presenti nel palazzo». Così il delegato alla cultura per la Città metropolitana, Filippo Quartuccio ha presentato stamane a palazzo Alvaro il nuovo catalogo con le opere custodite a palazzo Crupi.

L’ex brefotrofio, restituito a nuova vita, appena qualche anno fa, grazie alle sinergie tra il Comune di Reggio e l’ex Provincia ed il già assessore alla Cultura Eduardo Lamberti Castronuovo che pensò (idea ritenute folle, da principio, nds) di valorizzare il luogo con un’esposizione di quadri, dal grandissimo valore, beni confiscati all’imprenditore Campolo.

«Ed il cerchio che si chiude oggi – afferma Giuseppe Falcomatà, sindaco della città metropolitana, ringraziando tutti quelli che ci hanno creduto da Lamberti a Quartuccio, fino ai dipendenti (Rosaria Giunta, Alfredo Morena e Angelo Milasi insieme alla dottoressa Anna Maria Franco) che, in tempo di lockdown, invece di oziare, hanno realizzato il delizioso volumetto.

Chiarisce Quartuccio, «Ora dal punto di vista grafico, della presentazione al visitatore, siamo più competitivi, stiamo investendo nella cultura e tante iniziative ci saranno anche a palazzo Crupi, tra cui mostre per valorizzare l’impegno degli artisti locali».

«La visione generale – afferma la dirigente Attanasio – è di un luogo di cultura aperto, come quando si è deciso di riaprire la struttura in occasione della mostra delle opere di Campolo.  A ciò si aggiunga l’enorme calore enorme educativo, con le scolaresche in visita da tutta la Calabria e poi siamo un luogo di alternanza scuola lavoro, dunque uno stimolo per far vivere il palazzo sempre con maggiori iniziative».

Il sindaco dopo aver ricordato la rete dei musei, vero obiettivo culturale della Metrocity grazie alle tante sinergie ha ricordato «l’importante attività svolta dall’ex assessore provinciale Eduardo Lamberti Castronuovo nell’acquisire una collezione confiscata e restituita alla Città che consta di opere di incredibile fattura quali quelle, fra gli altri, di Migneco, Cascella, Ligabue, Dalì e Fontana, il sindaco ha aggiunto: «Tutto questo è puntualmente raccolto e meravigliosamente descritto in un catalogo interamente realizzato dalla passione, dalla professionalità e dall’abnegazione dai dipendenti dell’Ente». Un Palazzo, il “Pasquino Crupi”, che «si inserisce in un percorso preciso che porterà anche all’abbattimento del muro divisorio col Parco “Baden Powell” così da ampliare l’offerta artistica e formativa creando un unico polo d’eccellenza culturale».

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