Villa San Giovanni piange Anna Maria Arrigo, docente amata da centinaia di studenti

«Chiunque sia stato tuo alunno non ti dimenticherà mai. Io non ti dimenticherò mai. Grazie per tutto l’amore e la costanza che hai messo in tutti quegli anni di liceo e in ogni singola lezione. Grazie per tutti i rimproveri e per i preziosi consigli. Grazie per essere stata molto più che un’insegnante per noi. Per me. Quelle parole sussurrate all’orecchio l’ultimo giorno di scuola non le dimenticherò mai. Solo tu mi conoscevi davvero in quell’aula. E oggi che non ci sei più cercherò di ripetermi quelle parole tutti i giorni. Ti voglio bene Prof.». Basterebbe questo singolo messaggio, fra i tanti, a descrivere chi fosse la professoressa Anna Maria Arrigo, docente dell’istituto “Nostro – Repaci” di Villa San Giovanni.

La prof., conosciuta ed amata da tantissimi studenti, è venuta a mancare prematuramente a causa di un male che non le ha lasciato scampo. «Docente dalle grandi doti morali e professionali», scrivono sul profilo Facebook della scuola, mentre la sua bacheca inizia a riempirsi di messaggi di cordoglio, certo, ma soprattutto d’affetto.

«Si accorgeva di qualsiasi cosa succedesse a noi o tra noi. È stata una persona che ci ha donato tanti di quegli insegnamenti non solo di letteratura ma di vita. Resterà sempre nel nostro cuore e nei nostri ricordi di quegli anni spensierati», scrive una ex allieva. Un’altra ex studentessa commenta così: «Non una semplice professoressa, ma una persona speciale, sempre pronta ad aiutarci e sostenerci. Grazie infinite per ogni singolo insegnamento e per l’esempio».

Già, l’esempio. È proprio questo che i ragazzi hanno imparato maggiormente dalla professoressa Arrigo: l’esempio, ben oltre le nozioni. Perché un professore è prima di tutto un modello ed i ragazzi sanno perfettamente a quali modelli ispirarsi. Anna Maria Arrigo vive ancora forte nel cuore dei suoi allievi: «Quando ho saputo la notizia non ci volevo credere, nessuno ci voleva credere. Penso – scrive un’altra ex studentessa – sia impossibile spiegare a parole quello che la professoressa è stata per noi. Era molto di più di una professoressa: è stata un’amica, una mamma. Ci ha sempre ascoltati perché per lei eravamo importanti, era importante il nostro pensiero, era importante che stessimo bene. Ogni lezione era una lezione di vita… ci ha trasmesso i valori più importanti, ci ha insegnato a credere in noi stessi.È entrata nel nostro cuore molto velocemente ed è lì che rimarrà per sempre».

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