Presentato a Polistena il libro “Il tunnel della speranza” di monsignor Silvio Misiti

Monsignor Silvio Misiti, fondatore dell’associazione “Presenza”, che si occupa dei diversamente abili, dei bisognosi e dei carcerati, è nato a Cittanova nel 1944 e ha completato gli studi filosofici e teologici al Pontificio seminario “Pio XI “di Reggio Calabria. Nel 1968 è stato ordinato sacerdote e nel 1969 nominato vicario dell’arcidiacono monsignor Ottavio Casuscelli, nella Parrochia di “S. Nicola” di Palmi. Per anni don Silvio Misiti ha esercitato il ruolo di delegato regionale dei Cappellani delle carceri calabresi.

Importante la sua esperienza nel supercarcere di Palmi, dal quale sono passati diversi terroristi delle Brigate Rosse e tra questi l’ideologo Renato Curcio. È proprio a questa esperienza che don Silvio ha dedicato un saggio, edito da Laruffa, dal titolo “Il tunnel della speranza. Il supercarcere di Palmi negli anni di piombo”, presentato a Polistena nella comunità Luigi Monti, grazie alla Società di Mutuo Soccorso “Fede e lavoro”, all’associazione culturale “G. Marafioti” e con il patrocinio del Comune.

Domenico Casedonte, presidente della Società di Mutuo Soccorso, nel porgere il saluto all’ospite, non ha nascosto la sua soddisfazione per la presenza di un sacerdote stimato da diversi Papi e premiato in diverse occasioni, nonché cittadino onorario della Città di Palmi. Piero Cullari, presidente dell’Associazione Marafioti ha dialogato con l’autore manifestando il suo affetto, la sua stima e la sua lunga conoscenza nei confronti del Sacerdote.

«Un libro – ha affermato Cullari – che è vita quotidiana di esperienze con i protagonisti degli anni di piombo». «Ho sentito parlare della Comunità Luigi Monti – ha esordito don Silvio Misiti – e anche per questo sono qua. Il libro traccia momenti importanti della nostra storia italiana, come quello dell’assassinio di Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana, rapito e ucciso dalle Brigate Rosse, e con i cui affiliati io sono venuto a contatto all’interno del supercarcere di Palmi.

Dai miei incontri con i terroristi rossi ho capito che loro hanno interpretato in modo distorto l’ideologia marxista e diversi di loro si sono resi conto di aver sbagliato. Nel libro troverete anche i miei momenti di incontro – ha concluso – con Paolo VI, nel corso della sua visita pastorale a Reggio Calabria e con Giovanni Paolo II, il quale si è interessato alla mia missione pastorale nelle carceri. Questo libro ha la funzione di migliorare me stesso e ha anche l’obiettivo di migliorare le Istituzioni».

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