venerdì,Aprile 26 2024

Il 27 gennaio, “Ricordare per non dimenticare mai”: seconda edizione del primo concorso di poesia per la Shoah

Il concorso è nato lo scorso anno grazie a Miriam Jaskierowicz Arman. La premiazione sarà ospitata al polo museale di Soriano Calabro

Il 27 gennaio, “Ricordare per non dimenticare mai”: seconda edizione del primo concorso di poesia per la Shoah

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Una promessa che si rinnova: la promessa è quella di non dimenticare le atrocità e i lutti provocati dal nazismo nei confronti degli ebrei. Ricordare per non ripetere l’errore scritto col sangue di tanti innocenti nella storia moderna.

Un seme che può maturare se attecchisce in giovani cuori, come quelli dei tanti studenti che, anche quest’anno, hanno colorato con le loro parole “Il primo concorso di poesia per la Shoah. Ricordare per non dimenticare mai”, arrivato alla seconda edizione. Il concorso è nato lo scorso anno grazie a Miriam Jaskierowicz Arman, artista cosmopolita, insegnante del segreto del vero Bel Canto, che affonda le radici nel cantico dei Leviti del tempio in Gerusalemme e figlia di sopravvissuti ad un campo di concentramento.

Sarà il polo museale di Soriano Calabro ad ospitare la premiazione del concorso di poesia per la Shoah, indetto dalla scrittrice. Tante le personalità che interverranno all’evento: Mariangela Preta, direttrice del polo museale di Soriano; Irene Calabrò, assessore alla cultura del Comune di Reggio Calabria; Lucia Anita Nucera, assessore all’istruzione del Comune Reggio Calabria; Nino Spirlì, politico e autore; Dalila Nesci, sottosegretaria per il Sud; Vincenzo Bartone, sindaco di Soriano Calabro. La premiazione, a causa della pandemia in corso, sarà in diretta sulla pagina Facebook del museo di Soriano e sul canale Youtube.

«Le poesie sono di uno spessore emotivo molto altro, non si poteva non onorare quelle che abbiamo premiato – commenta entusiasta Miriam Jaskierowicz Arman – sono quattro premi: il primo ex aequo, il secondo ed il terzo; gli altri riceveranno attestati e targhe. Ci saranno regali messi insieme dal polo Museale. Quando sarà possibile faremo la premiazione dal vivo.  Ci sono tante scuole che hanno partecipato, due scuole anche da Roma, si tratta di ragazzi molto bravi, che avevano partecipato alla scorsa edizione. È stato davvero un concorso di alto livello e questo mi fa molto felice. Era molto difficile questo concorso, quest’anno ancora di più dello scorso anno: ma è stato bello leggere quello che gli studenti hanno scritto. Le poesie che sono arrivate sono ancora più preziose di quelle dello scorso anno. Il libro “Solo le farfalle sono libere” sarà disponibile in vendita su Amazon. Ha lo stesso titolo del primo, ma si tratta della seconda edizione».

«Siamo noi l’ente ospitante – chiarisce la direttrice Preta– ci tenevo molto ad ospitare l’iniziativa perché Soriano vanta delle origini ebraiche, qui era presente una comunità ebraica, come testimoniano diversi indizi. Abbiamo un toponimo all’interno della città che è un quartiere marginale al centro storico, come è stato per i quartieri ebraici. Nel toponimo erano allocati i laboratori artigianali tra cui le botteghe dei vasai. E poi Soriano è famosa per i suoi mostaccioli, una ricetta tipiche, un biscotto importato dalle comunità ebraiche e che sovente il rabbino Piperno ricorda che, questo dolce, indica la purezza del pericolo dello sterminio della popolazione e poi la dolcezza della salvezza.

Grazie al professore Provenzano, a Soriano si conserva inoltre una copia anastatica della famosa Torah che venne stampata a Reggio Calabria nel 1400». A sugellare questo legame «l’amministrazione comunale ha deciso, su mia proposta, di intitolare una piazza a Oskar Schindler e, in questa piazza, verrà inserito un monumento in cui sarà incisa la poesia vincitrice del concorso. Ci dispiace non poter ospitare, se non virtualmente, le tante scuole che hanno partecipato. Speriamo nel mese di aprile di riprendere la cerimonia e di poterlo fare in presenza».

L’assessora Calabrò si dice «Felice di poter patrocinare questa iniziativa di Miriam che dimostra ancora un volta quanta potenzialità abbia la città, sia dal punto di vista culturale, ma anche della storia e delle radici della cultura ebraica. Non parliamo solo di Reggio, ma della città metropolitana. Siamo consapevoli che è un percorso che va non solo costruito ma anche rafforzato e valorizzato, dalle istituzioni e da personalità, come quella di Miriam, che sono di spessore e di valore anche per i contatti con tutta la comunità».

Come sottolinea l’assessore Nucera: «Un ringraziamento a Miriam che anche quest’anno, con tante difficoltà, ha realizzato il concorso. Miriam è un’artista, scrittrice, poetessa e un’ambasciatrice di pace che ha scelto di vivere nostra città dopo che ha girato e lavoro in tutto il mondo. Quando sarà possibile faremo un progetto nelle scuole per far conoscere ai ragazzi la sua storia».

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