Restauro Piazza de Nava, gli Amici del Museo: «Soddisfatti per le decisioni prese dal Consiglio Comunale»

Riceviamo e pubblichamo da FrancescoArillotta  Presidente dell’Associazione ‘Amici del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria’

L’Associazione ‘Amici del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria”’ esprime soddisfazione per le decisioni prese dalConsiglio Comunale, significativamente all’unanimità, in merito ai problemi sollevati dal progetto di restauro e di riqualificazione della PiazzaGiuseppe de Nava, portato avanti dal Segretariato Regionale per la Calabria del MIBAC. La testimonianza va a tutte le forze politiche presenti in aula: Gruppo di Maggioranza e Gruppo di Minoranza, che, su un argomento così delicato, hanno saputo trovare la giusta univocità, in difesa degli interessi della Città.

E va al Presidente del Consiglio Comunale, Enzo Marra, che ha guidato con adeguatezza il dibattito, consentendo, ai rappresentanti delle Associazioni che avevano chiesto di parteciparvi, di poterlo fare con ampia libertà. Nonché al Sindaco ff.,Paolo Brunetti, per aver saputo riversare con esatta interpretazione la volontà del Consiglio, nell’Ordine del Ggiorno conclusivo. Una seduta, quindi, veramente da ricordare negli annali della nostra storia civica. Adesso, c’è da allontanare definitivamente lo spettro della minaccia che incombeva su quella gentile Piazza. Il dibattito in onsiglio ha evidenziato l’essenza del problema: il progetto mette in discussione l’Identità e il Valore storico della Piazza.

La Piazza Giuseppe de Nava è una “creazione dell’ingegno umano”,  cioè: è non un mero spianamento, ma una struttura architettonica realizzata sulla base di apposito elaborato. Uguale concetto si può esprimere, per esempio, per il nostro superbo Lungomare. A suo tempo, un secolo fà, l’Amministrazione Comunale reggina incaricò un suo funzionario tecnico di predisporre un progetto ad hoc; costui misurò, annotò le caratteristiche del terreno, propose la realizzazione di quella Piazza, ispirandosi, tra l’altro, a uno stile architettonico in voga all’epoca: il razionalismo. Quella Piazza, quindi, è anche artisticamente datata, e ha una sua precisa IDENTITÀ.Inoltre, la Piazza, che è, a tutti gli effetti, di esclusiva proprietà della Città di Reggio Calabria, fu costruita nel posto immediatamente fuori del circuito urbano pre-terremoto 1908, perché rappresentava fisicamente l’accesso alla nuova Reggio, caparbiamente risorta dopo l’ecatombe.

E i Reggini l’apprezzarono talmente da sceglierla intenzionalmente per la collocazione del fastoso e celebrativo monumento dedicato all’Uomo che più si era distinto nell’aiutare la Città a risorgere dopo il sisma, ossia il ministro Giuseppe de Nava: VAJIORI. Identità e Valori: elementi fondamentali da tutelare e conservare, sempre; come impone la Legge. In proposito, c’è un illuminante precedente: una ordinanza emessa, il 12 marzo 2007, dalla ‘Soprintendenza per i beni architettonici e per il paaggio per la Calabria’ – cioè, cambiata l’intestazione, l’attuale ‘Soprintendenza ABAP per la Città Metropolitana di Reggio Calabria e per la Provincia di Vibo Valentia’ –.

Riguarda un progetto di semplice modifica del disegno delle aiuole proprio di Piazza de Nava, avanzato dalla nostra Amministrazione Comunale. In questa ordinanza, testualmente si legge che «è fatto tassativo divieto di operare interventi non autorizzati che snaturino la Piazza dal punto di vista della sua identità e valore». Quando le parole sono macigni… Basterà riprendere questo testo, applicarlo al caso attuale, e trarne le ovvie conseguenze. In tal modo, l’identità e i valori storici e sociali di Piazza de Nava saranno definitivamente di sega garantiti! E si porrà la parola FINE a questa diatriba, che affligge ormai da un intero anno l’opinione pubblica reggina.

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