I Bronzi di Riace, in tutto il loro splendore, saranno rappresentati alla Bit a Milano, dal 10 al 12 aprile. Alla Borsa internazionale del turismo alla quale parteciperà, infatti, al Città metropolitana di Reggio Calabria con un suo stand, ci saranno le immagini dei Bronzi, più contenuti inerenti il 50°. Nessuna presentazione ufficiale in solitaria, precisano dall’ente di Palazzo Alvaro, si attende una data condivisa, tutto nei ranghi della correttezza per una serie di eventi corali che devono vedere insieme tutti i protagonisti.
A proposito di correttezza però oggi pomeriggio, a palazzo Alvaro, si è svolta una riunione del Coordinamento metropolitano, alla quale, nonostante l’invito, la Regione Calabria non ha partecipato. Mentre invece c’erano gli altri enti: dalla Camera di commercio al MarRc, il Museo diocesano.
Ma si aspetta la Regione per presentare le proposte. Il Coordinamento cittadino aveva cominciato da mesi a lavorare, oggi le attività sono continuate, ma l’ente fa sapere, «in maniera istituzionalmente responsabile, di voler condividere le decisioni solo con la vicepresidente Princi e con l’ente». Sono stati trattati aspetti inerenti le iniziative, un tratto grafico che potrebbe rappresentare il layout (o logo) del Coordinamento metropolitano.
Quanto ai fondi della Metrocity per le celebrazioni: «Abbiamo dei capitoli di bilancio. Se poi si vuol sapere se ci sono risorse aggiuntive, la risposta è “no”. Viene fatto coi nostri fondi. Mi interessa poco il tema delle risorse: se ci sono bene, altrimenti faremo con le nostre risorse» chiarisce il sindaco facente funzioni Carmelo Versace e poi aggiunge «Nell’incontro a Catanzaro c’è stato un confronto sui temi messi in campo dalla Regione, che ha riconosciuto il lavoro svolto dal tavolo della Città metropolitana e l’impegno nell’organizzazione degli eventi».
La prossima riunione del Comitato di coordinamento interistituzionale per il 50° anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace (di nuovo nella lontana “Cittadella) è prevista prima delle feste pasquali. La speranza è che nessuno voglia utilizzare le due statue di Riace per fare politica o creare divisioni, laddove invece il bello dovrebbe unire.