venerdì,Aprile 26 2024

Reggio, al Museo apre la mostra “Il vaso sui vasi”

L’esposizione, nata dalla sinergia fra il MArRC e la Direzione Regionale Musei Puglia, si inserisce nella programmazione per celebrare il Cinquantesimo anniversario della scoperta dei Bronzi di Riace

Reggio, al Museo apre la mostra “Il vaso sui vasi”

I vasi raccontano storie. Immagini di vita che tornano dal passato per portarci in scene lontane nel tempo. Ed è uno spaccato della Magna Grecia che, dai siti calabresi abbraccia la Puglia, quello offerto dalla mostra “Il vaso sui vasi. Capolavori del Museo Nazionale Jatta di Ruvo di Puglia”, che al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. L’esposizione, frutto della sinergia fra il MArRC e la Direzione Regionale Musei Puglia, si inserisce nella programmazione per celebrare il Cinquantesimo anniversario della scoperta dei Bronzi di Riace, nell’ottica di una partecipazione allargata a tutta la Magna Grecia.

«È un giorno importante perché dopo due anni di chiusura riapriamo il livello E dedicato alle mostre temporanee, così apriamo il ciclo dei festeggiamenti per i bronzi – afferma Carmelo Malacrino, direttore del Museo archeologico di Reggio – lo facciamo con una grande mostra con 50 capolavori, su 4 sezioni, provenienti da uno dei musei più grandi della Puglia. Capolavori che raccontano un tema: la raffigurazione e l’uso dei vasi sui vasi: si parte dall’uso del vino, il legame con Dioniso, la cultura indigena e poi arriviamo alla sfera femminile e ai rituali funerari».

«Una mostra che vuole raccontare una parte del museo Jatta che, al momento, è chiuso al pubblico e così si è potuto portare quasi 50 esemplari – chiarisce Claudia Lucchese, direttrice del Museo nazionale Jatta – la mostra risponde ad una domanda ben precisa: a cosa servivano i vasi antichi, in particolare, a cosa servivano i vasi figurati. Lo si potrà sapere osservando l’esposizione nei dettagli ossia concentrandoci sui vasi raffigurati sui vasi: scopriremo come li usavano per bere vino, come li usavano le donne durante l’incontro col futuro sposo e come venivano utilizzati nelle cerimonie funebri, il tutto osservando dei capolavori antichi che sono i vasi attici e apoli esposti».

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