di Tonino Raco – Una mattinata dal sapore di storia, di cultura e ricca di emozioni. Su tutte spicca l’orgoglio di trovarsi nel luogo dove tutto è cominciato. A distanza di 50 anni esatti dal rinvenimento dei Bronzi di Riace (datato 16 agosto 1972) quella stessa spiaggia celebra la stupefacente scoperta con un evento organizzato dal Comune di Riace e dalla Regione Calabria in partnership con ViaCondotti21 e con il gruppo Pubbliemme – Diemmecom – LaC network.
Una manifestazione a cui hanno preso parte, tra gli altri, il sindaco di Riace Antonio Trifoli; la vice Presidente della Regione, Giusi Princi; l’assessore regionale alle politiche sociali, Tilde Minasi; il presidente del GAL Terre Locridee, Francesco Macrì e l’amministratore unico del Porto delle Grazie di Marina di Roccella, Fabio Filocamo. L’iniziativa, oltre ai rappresentanti delle istituzioni, ha visto coinvolti attivamente e con grande entusiasmo numerosi bambini, che hanno assemblato davanti al pubblico presente un mosaico composto da 50 tessere (una per ogni anno dal ritrovamento) raffiguranti le statue dei due guerrieri a grandezza naturale.
«Il vero evento è questo – ha commentato Giusi Princi – coinvolgere i bambini, far sì che parta da loro la consapevolezza di che cosa siano i Bronzi e cosa rappresentano, perché questa è la loro storia e l’identità culturale da cui partire. Voglio complimentarmi con il gruppo LaC e ViaCondotti21 per aver voluto fortemente questa iniziativa odierna».
Un pensiero poi è andato al luogo esatto del ritrovamento e, a tal proposito, così si è espresso il sindaco Antonio Trifolo: «Penso che, dopo cinquant’anni di oblio, anche il luogo del ritrovamento debba avere la sua valorizzazione, vogliamo portare i turisti a vedere quel luogo. Proprio nella zona in cui sono stati trovati i Bronzi c’è una struttura che è stata confiscata alla mafia e noi vogliamo far nascere lì un museo del mare dedicato ai Bronzi, un museo multimediale che possa essere meta anche delle scolaresche per scoprire l’identità di queste straordinarie statue».