mercoledì,Maggio 8 2024

Reggio, “Cosmos” indaga dalle origini dell’universo al futuro del firmamento

Partecipazione importante agli eventi della quattro giorni di divulgazione scientifica promossa e sostenuta dalla Metrocity e dal Planetarium Pythagoras

Reggio, “Cosmos” indaga dalle origini dell’universo al futuro del firmamento

Il destino del nostro cielo svelato da Cosmos grazie allo straordinario spettacolo teatrale “Libra: una storia futura”. Uno dei tanti eventi in programma nel Festival su scienza, cultura e società che si sta svolgendo a Reggio Calabria e in altre località del territorio metropolitano in questi giorni. Piazza Castello è stata trasformata per una notte in una sorta di macchina del tempo virtuale. Un avveniristico palcoscenico che è sembrato venire dal futuro in cui accanto agli attori in carne ed ossa si sono avvicendati ologrammi a tre dimensioni e personaggi virtuali del genere “chat bot”. E sullo sfondo l’incredibile scenario del Castello Aragonese colorato dalle incredibili proiezioni che hanno accompagnato tutto lo spettacolo scritto da Roberto Trotta, membro del Comitato Scientifico di Cosmos, insieme al regista Gigi Funcis e Giulia Carollo.

Una serata di intrattenimento e riflessione sul tema, attualissimo, del mega affollamento del cielo causato dal lancio di migliaia di satelliti da parte delle aziende private. Una scelta apprezzata dal pubblico che ha gremito in gran numero la platea di piazza Castello in cui erano presenti, tra gli altri, il sindaco f.f. della Città metropolitana, Carmelo Versace, il consigliere metropolitano delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio, la dirigente del Settore 2 della Città metropolitana, Giuseppina Attanasio, la professoressa Angela Misiano, Direttrice del Planetarium Pythagoras, il componente del comitato scientifico, Gianfranco Bertone e la presidente di Aido nazionale, Flavia Petrin.

«Abbiamo creduto fortemente a questo evento – ha detto in apertura Versace – e i risultati ci stanno dando ragione. Va dato atto a chi, già qualche anno fa, ha avuto la brillante intuizione di scommettere su Cosmos, il Sindaco Giuseppe Falcomatà, il consigliere Quartuccio e naturalmente la dirigente Attanasio, i componenti del suo ufficio insieme al professor Bertone che hanno rappresentato sin dall’inizio l’anima di questa grande rassegna culturale. È questa la strada che vogliamo continuare a percorrere».

Libra è uno spettacolo incredibile «e la grande platea che ha riempito piazza Castello – ha evidenziato Quartuccio – è il segno della grande qualità di questo lavoro. La Città metropolitana continua a proporre cultura, arte e spettacolo di elevato spessore nazionale e internazionale».

Cosmos indaga sul Big Bang

Il pubblico ha partecipato anche alle due conferenze in programma nella mattinata di ieri tenute dai professori Andrea Ferrara, astrofisico presso la Scuola Normale di Pisa, e della professoressa Marilù Chiofalo, docente di fisica della materia all’Università di Pisa, sono proseguiti gli appuntamenti rivolti agli studenti dei licei reggini coinvolti nel prestigioso “Premio Cosmos”, il più importante riconoscimento nel Sud Italia in ambito scientifico organizzato dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria.

Di “Rossi bagliori. L’alba dell’Universo” si è parlato, nella sala “Perri” di Palazzo Alvaro, di fronte ad un’attenta platea di ragazze e ragazzi coinvolti nella scoperta del Big Bang, l’evento che, più di tredici miliardi di anni fa, ha dato vita al tempo, allo spazio ed alla materia. Un viaggio che dal nulla ha portato al tutto: dalla luce al buio fino alla potenza della gravità che raccolse la materia nelle galassie costituite da stelle, gas e polveri. L’uomo, poi, le ha viste e studiate scoprendo tanto, ma non le complessità che ancora nasconde l’infinito.

Contemporaneamente, al Palazzo della Cultura “Pasquino Crupi”, la professoressa Marilù Chiofalo, reggina d’origine, membro del comitato e della giuria scientifica Cosmos, si è inoltrata nel cammino affascinante delle tecnologie quantistiche relazionando su “What a Beautiful Quantum World”. Ponendo la «periferia al centro della scienza», la professoressa Chiofalo ha descritto le meraviglie della fisica ed un particolare aspetto che rappresenta «una periferia ancora troppo poco conosciuta e molto rivoluzionaria per le nostre vite».

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